Torna il presepe di Santa Lucia di Piave dopo due anni di assenza: “Una rappresentazione per riscoprire la storia del paese”

Dopo due anni di assenza forzata ritorna la rappresentazione della “Sacra Natività” curata dagli “Amici del Presepio” di Santa Lucia di Piave.

“Vi avevamo lasciati con l’immagine del presepe precedente che lasciava intravvedere in lontananza l’antica località della Granza – affermano dall’organizzazione – e quindi è parso quasi doveroso riprendere il cammino proprio dalla Grangia, che nei secoli passati ha rappresentato un importante esempio di economia e gestione del territorio ad opera dei cistercensi prima con piccole comunità monastiche amministrate dal “granciere” e poi con l’apertura alla popolazione laica dei salariati, contadini, pastori, piccoli artigiani, diede origine a borghi e villaggi rurali”.

“Prima di addentrarci nella visita dell’allestimento è necessaria una premessa per facilitare la comprensione dello stesso: dobbiamo considerare che la grangia si estendeva su svariati acri e gli edifici che ne facevano parte erano disposti secondo gerarchia e funzionalità. Ora, per ovvi motivi, lo spazio rappresentativo risulta compresso tanto che la posizione di taluni edifici necessita di uno sforzo interpretativo per inserirli nel contesto attuale” precisano gli “Amici del Presepio”.

Entrando nell’ambito della rappresentazione subito, in primo piano, sotto l’arco della porta carraia dalla quale accedevano i carri per e dai magazzini trova spazio la natività. Sul retro della struttura si può vedere parte di quello che doveva essere il borgo e dove oggi sorge l’azienda Monticello, mentre alla sua sinistra c’è la casa del priore.

Proseguendo nella visita troviamo un cancello e parte delle mura che cingevano il remoto convento dei frati conversi, ovvero l’ordine dei monaci lavoratori che coltivavano il podere e commerciavano le granaglie conservate nei depositi (questo fino al XIV secolo); al di là delle mura sullo sfondo la casa dei Piai e sulla destra le attuali abitazioni degli Zuccon.

L’ultimo elemento prima dell’uscita è un complesso di due abitazioni, una delle quali originariamente dei Granzotto e dove, il 23 agosto 1900, ebbe i natali il Beato “Fra’ Claudio”, al secolo Riccardo Granzotto.

Anche quest’anno gli “Amici del Presepio” continuano con la loro opera di riproporre le loro suggestive Natività ambientandole in luoghi inconsueti nel tentativo di tramandare e far riscoprire la storia di Santa Lucia e, sottovoce, ci ricordano che Gesù Bambino nasce in ogni rango, ricco o povero che sia.

(Foto: Amici del Presepio).
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