“Lavorare sulla struttura mi permette di usare le stesse immagini riposizionandole e dando loro un nuovo significato in base alla collocazione nello spazio. Alla fine un racconto può essere ricomposto dal gioco delle associazioni”.
Ana Bustelo racconta così la sua attività di “costruzione” delle opere che espone alla 42esima edizione della Mostra internazionale di Illustrazione per l’Infanzia.
Non è la prima volta che arriva a Sarmede: quest’anno presenta due progetti dedicati alla ricerca formale: Megastructuras, serie ispirata ai momenti di vita condivisa con i venti residenti dell’Accademia di Spagna a Roma, e Cuaderno de Extraescolares, serie che gioca con la palette dei colori attraverso l’uso dello stencil.
“Questi progetti – spiega l’artista – non sono commerciali, ma per me sono uno spazio di sperimentazione. Sono arrivata a questi progetti attraverso il gioco, concedendomi del tempo e uno spazio per sperimentare con le forme e lavorare come se fossero puzzle”.
“La ricerca formale è uno dei miei interessi principali – afferma l’artista – Il mio obiettivo è sviluppare composizioni non convenzionali che avvicinino l’illustrazione ad altre discipline visive. Utilizzo il disegno, perché questo mi consente di sezionare le cose in piccole parti e di comprenderle”.
“Per me – prosegue – la cosa più importante è lavorare con l’immagine come oggetto o con il libro come oggetto. Penso sempre alle immagini in relazione alla carta, al libro, alla forma e all’interazione. Se lavoro su un’immagine singola, penso alla struttura; se lavoro su un libro, penso anche alla struttura propria del libro, al ritmo, a come viene manipolato, a come si muove. Sono più interessata alla forma che alla narrativa”.
Nata a Palencia (Spagna) nel 1982, vive a Madrid. Laureata in Belle Arti all’Universidad Complutense, si è specializzata in design e infine ha deciso di dedicarsi all’illustrazione, arte in cui convergono due delle sue attività preferite: disegnare e leggere.
“Sono molto grata di partecipare di nuovo – conclude -. Adoro venire in Italia ed essere qui. È un posto incredibile e per me è un’opportunità molto bella da condividere con le mie compagne e i miei compagni, per conoscere il lavoro di altre persone e poter scambiare idee”.
(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto e video: Simone Masetto)
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