Cultura, internazionalità e futuro. Sono questi i tre indirizzi principali seguiti dalla Fondazione Štěpán Zavřel, che sabato scorso 9 novembre ha aperto le porte della 42esima Mostra internazionale dell’Illustrazione per l’Infanzia “Le immagini della fantasia” di Sarmede.
Il centro di Sarmede, “piccola capitale” dell’arte per grandi e piccoli, in queste settimane è punto di incontro di opere e mondi, spazio di idee e scambi di esperienze tra illustratori da tanti Paesi diversi, nel segno dell’indimenticata opera di Štěpán Zavřel (1932-99): artista della Repubblica Ceca, dopo le vicende dell’abbandono della sua terra giunse a Rugolo di Sarmede nel 1968 e qui realizzò le sue opere, costruì una rete creativa per gli artisti europei e fondò la Mostra e la Scuola di illustrazione; proprio a Sarmede, infine, morì nel 1999.
“La Fondazione – spiega il presidente Uberto Di Remigio – realizza ogni anno una grande Mostra internazionale dell’illustrazione, che ora è giunta alla sua 42esima edizione, con oltre 200 opere e 14 nazioni rappresentate da 22 artisti. Le sezioni dell’esposizione, unite ai laboratori per ragazzi e adulti, rappresentano per noi un prodotto culturale completo e importante”.
Accanto alla mostra, la Fondazione porta avanti una serie di importanti iniziative, a partire dalla Scuola Internazionale di Illustrazione di Sarmede, la prima fondata in Italia, che riunisce centinaia di allievi da tutto il mondo.
“In questo momento – prosegue Di Remigio – ci sono sette mostre itineranti in Italia e in Europa, contemporanee a quella di Sarmede: vogliamo condividere le esposizioni internazionali con pubblici sempre nuovi. Inoltre, a Sarmede c’è la possibilità di percorrere i cammini degli affreschi, sulle tracce dell’artista Štěpán Zavřel, figura che ha lasciato un’eredità indelebile dal punto di vista artistico e culturale, e ci incoraggia a proseguire sulla valorizzazione di questa strada”.
Una Fondazione che guarda al futuro: “Moltiplichiamo le attività nel tempo nel segno della rigenerazione dei borghi di Sarmede attraverso la cultura – osserva Di Remigio – Prossimamente avremo la possibilità, anche grazie all’impegno del Comune, di unire arte e natura, proponendo degli itinerari legati alle fiabe di Zavřel”.
Anche l’edizione di quest’anno ha nel suo cuore la dimensione internazionale, e il paese della fiaba si fa crocevia di incontri, persone e arti da tutti i continenti: “Portare illustratori e appassionati da tutto il mondo qui a Sarmede rappresenta certamente una grande sfida – sottolinea il presidente della Fondazione -, ma è anche un’importante opportunità, perché dà vita al significato di arte come superamento delle frontiere. La vocazione di internazionalità è stata affidata alla comunità di Sarmede proprio da Zavřel, in questo paese per quasi trent’anni, che ha ricambiato l’ospitalità con la conoscenza e lo scambio tra artisti dell’Europa orientale e occidentale”.
Dalla scorsa edizione, nella Casa della Fantasia c’è una mostra permanente “Il sole ritrovato”, visitabile tutto l’anno, “che ricostruisce la storia dell’interessante comunità di artisti stranieri, in particolare della Repubblica Ceca, ossatura di tutta la Mostra”.
Un premio per la Fondazione Štěpán Zavřel
Si tratta peraltro di un periodo felice e fecondo per la Fondazione Štěpán Zavřel, reduce da un prestigioso riconoscimento dalla Repubblica Ceca.
Il 23 ottobre scorso, a Pilsen, l’Università di West Bohemia – Facoltà di Art e Design ha assegnato alla Fondazione Zavřel il Premio ‘Jiri Trnka 2024′, in considerazione del grande contributo dato dalla Fondazione stessa alla promozione e alla diffusione dell’‘Albo illustrato per l’infanzia’. La consegna del riconoscimento è avvenuta nel corso del Symposio dal tema ‘Freedom is my home’, alla presenza del ministro della Cultura della Repubblica Ceca, Martin Baxa.
“Ho provato una grandissima emozione nel ritirare questo premio – conclude Di Remigio – perché esso è stato assolutamente meritato: a 25 anni dalla morte di Zavřel, rappresenta la ricucitura di una profonda ferita tra l’artista e profugo e il suo Paese, nel segno dei principi di libertà, esilio ed emigrazione e della capacità del saper andare oltre le frontiere per la realizzazione di sé”.
(Autore: Beatrice Zabotti)
(Foto e video: Simone Masetto)
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