Non fuochi ma sì al Panevin: ordinanza antinquinamento emessa oggi dal sindaco Larry Pizzol secondo le indicazioni del comitato di indirizzo e sorveglianza della Regione Veneto “nel quadro di un’azione coordinata e congiunta nei settori maggiormente responsabili delle emissioni di Pm10, ovvero combustioni di biomassa per il riscaldamento civile, trasporti e agricoltura”.
E alla vigilia della stagione invernale nella quale le condizioni di ristagno atmosferico favoriscono la concentrazione delle polveri, e le condizioni meteo caratterizzate da alta pressione, scarsità di precipitazioni e assenza d’aria aggravano ulteriormente le concentrazioni di polveri a livello suolo, per la salute dei cittadini e l’ambiente nel suo complesso il sindaco ha ordinato una serie di misure: il divieto assoluto di accensione di fuochi all’aperto o falò anche se si tratta di attività connessa all’ordinaria pratica agricola, ad esclusione dei tradizionali “panevin” (in foto) regolarmente autorizzati.
Di seguito poi la limitazione d’esercizio per gli impianti termici ad uso riscaldamento, fino a 18 o 19 gradi per abitazioni e uffici, esclusi dai limiti gli edifici adibiti a case di cura e/o riabilitazione, ospedali e case di riposo e simili.
Poi il divieto di climatizzazione di spazi dell’abitazione e ambienti complementari quali cantine, depositi ripostigli garage; regolazione delle aperture degli ingressi delle attività commerciali per limitare l’apertura delle porte per il tempo minimo necessario per gli utilizzatori.
Infine è anche fatto obbligo lo spegnimento dei motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea, dei veicoli merci durante la fase di carico/scarico, degli autoveicoli per soste di durata maggiore di un minuto e dei mezzi di trasporto con motrice diesel durante le soste.
Il sindaco ha invitato la cittadinanza ad osservare alcune indispensabili precauzioni: limitare l’uso di veicoli a motore, privilegiando per quanto possibile, per i piccoli spostamenti, i movimenti a piedi o in bicicletta; o ridurre le ore di funzionamento degli impianti di riscaldamento.
A utilizzare di più i trasporti pubblici e non usare legna per il riscaldamento se non strettamente necessario. Il tutto fino al prossimo 28 febbraio 2020. Il mancato rispetto delle prescrizioni prevede sanzioni da 80 a 480 euro.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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