Sarmede, domani un omaggio floreale sulla tomba di Vito Favero nel giorno in cui il Giro passa nella sua terra

È un gesto pensato e voluto, per esprimere rispetto e onore a Vito Favero, il ciclista che ha fatto conoscere il suo paese natale a tutto il mondo con le sue imprese al Tour de France.

Il sindaco di Sarmede Larry Pizzol porterà un cuscino di fiori sulla tomba di Vito Favero domani, lunedì 24 maggio, quando il Giro d’Italia interesserà anche il comune di Sarmede. 

“In questa importante occasione sportiva – spiega il primo cittadino -, anche se il Comune di Sarmede sarà toccato solo marginalmente, io nella veste di sindaco unitamente a tutta l’amministrazione Comunale e dopo aver condiviso il gesto con Giuseppina, Tiziana e Paolo Favero, rispettivamente moglie e figli di Vito, poseremo nella stessa giornata un cuscino di fiori presso la tomba del grande ciclista, situata nel cimitero di Sarmede. Un gesto che faremo in onore anzitutto dell’uomo e poi del grande corridore”.

Vito Favero ha lasciato questo mondo il 16 maggio 2014 e proprio da quell’anno è stata dedicata a lui la D+ Ultracycling Dolomitica.

“È doveroso in una giornata nella quale la corsa rosa è nella nostra terra – afferma Pizzol – ricordare e rendere omaggio alla figura di Vito Favero: una persona di elevata caratura morale che ha ottenuto prestigiosi risultati nella carriera sportiva. Prima che un grande ciclista, Vito è stato un grande uomo, un meraviglioso e sempre presente marito e padre; un’amante dello sport che con modestia ed umiltà è riuscito a far appassionare al ciclismo, e far al contempo sognare l’intera Comunità di Sarmede, consentendo al nostro piccolo Paese di essere conosciuto in Europa”. 

Vito Favero ha legato il suo nome al Tour de France del 1958, nel quale, partito come gregario di Gastone Nencini nella Nazionale italiana diretta da Alfredo Binda, si classificò sorprendentemente secondo dietro al lussemburghese Charly Gaul, con 3 minuti e 10 secondi di distacco dal vincitore.

Conquistò la maglia gialla nella tappa pirenaica da Pau a Luchon, la tenne quattro giorni, la perdette e la riconquistò, per poi riperderla definitivamente nella cronometro di Digione del penultimo giorno, vinta proprio da Gaul.

Nel Tour del 1959 vinse la tappa di Namur e poi si ritirò, così come nel 1961. Nel Giro d’Italia si dovette accontentare di due vittorie di tappa: la Pescara-Napoli nel 1957 e la Genova-Torino nel 1959.

Completano il suo palmarès il Criterium di Ginevra e il Criterium di Montron, nel 1958, la tappa di Nuoro del Giro di Sardegna nel 1959 e, nello stesso anno, due tappe nella Parigi-Nizza e il Criterium di Nantes, l’ultima sua vittoria.

Indossò la maglia azzurra una sola volta, nel 1958, arrivando quarto nel Campionato del mondo su strada di Reims vinto da Ercole Baldini. In quell’occasione condivise la camera con Fausto Coppi, all’ultima partecipazione alla prova iridata.

A Vito è intitolata la gara dei Giovanissimi a Sarmede organizzata dalla Bike Team Cansiglio che si svolge ogni anno la prima domenica di agosto.

(Foto: Comune di Sarmede).
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