Sarmede, prima variante al piano di assetto del territorio. Il sindaco Pizzol: “Operazione importante”

Nella seduta consiliare del primo settembre, con delibera n. 23, il Consiglio Comunale di Sarmede ha approvato all’unanimità la prima variante allo strumento urbanistico di pianificazione territoriale, recependo quanto introdotto con la Legge Regionale Veneto 06/06/2017 n. 14 avente ad oggetto “Disposizioni per il contenimento del consumo del suolo e modifiche della legge regionale 23 aprile 2004 n. 11” e la successiva deliberazione n. 668 del 15 maggio 2018 con la quale la Giunta Regionale Veneta ha individuato la consistenza massima di consumo di suolo ammissibile nel territorio regionale, definendone la ripartizione in ragione di ambiti comunali o sovracomunali omogenei, nella prospettiva di conseguire, entro il 2050, l’obbiettivo di azzerare il consumo di suolo.

Gli obiettivi generali contenuti nella L.R. 14/2017 che sono stati recepiti nella variante: con la programmazione dell’uso del suolo e la riduzione controllata e progressiva della sua copertura artificiale; con la tutela paesaggistica delle reti e degli ambiti ecologici, salvaguardia delle aree agricole e forestali e delle loro produzioni; con la promozione della biodiversità coltivata; con la rinaturalizzazione del suolo impropriamente occupato; con la riqualificazione e rigenerazione degli ambiti di urbanizzazione consolidata, contemplando l’utilizzo di nuove risorse territoriali unicamente quando non esistano alternative alla riorganizzazione e riqualificazione del tessuto insediativo esistente.

“In definitiva – sottolinea il sindaco Larry Pizzol -, ispirandosi a questi principi di fondo, si assume il suolo come risorsa disponibile limitata e non rinnovabile, da preservare e trasferire alle generazioni future. La superficie agraria trasformabile (Sat) quantificata nel Pat approvato è pari a 43.700 metri quadrati. Alla luce della L.R. 14/2017 e di questa prima variante urbanistica, la suddetta superficie è stata ridotta. In questa superficie non rientrano tuttavia gli ambiti di aree libere intercluse nei perimetri del consolidato e tanto meno le superfici già dotate di piano attuativo già identificate nell’antecedente Prg”.

“Questa visione futura sull’utilizzo del suolo – prosegue il primo cittadino – racchiude in sé due aspetti molto importanti per quanto concerne l’opera dell’uomo: da un lato si privilegerà il recupero ambientale e la riqualificazione architettonica del tessuto edilizio esistente; dall’altro implicherà una minor cementificazione degli ambiti ancora naturali garantendo una permeabilità dei suoli quanto meno inalterata, fondamentale per far fronte ai cambiamenti climatici che già in questi ultimi anni stanno mettendo a dura prova anche i nostri territori”.

Parallelamente a questo, l’amministrazione comunale incaricherà degli esperti alla redazione di un Piano delle Acque, mirato alla tutela e rivalorizzazione di questo bene prezioso e all’individuazione di tutti gli aspetti di criticità presenti nel territorio e alle diverse soluzioni di quest’ultimi, correlati alle reti di captazione e smaltimento esistenti, ai corsi d’acqua e all’instabilità dei pendii.

Dal 04 settembre 2020, per la durata di trenta giorni consecutivi, gli atti, i documenti e gli elaborati della variante di adeguamento alle disposizioni sul contenimento del consumo di suolo di cui alla Legge Regionale 6 giugno 2017, numero 14 sono depositati presso la segreteria del Comune di Sarmede, e previo appuntamento, stante le misure anti-covid 19 fatte proprie dall’amministrazione comunale, ogni cittadino potrà prenderne visione.

Le eventuali osservazioni alla variante al Piano, redatte in carta semplice e inviate a mezzo raccomandata all’indirizzo Comune di Sarmede, Via Marconi 2, ufficio Protocollo o tramite p.e.c. (comune.sarmede@pec.it) o inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica segreteria@comune.sarmede@pec.it.

(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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