“La maestra non si tocca! Noi vogliamo le nostre maestre!”. È il grido d’allarme che arriva da Segusino, dove molti genitori hanno avviato una raccolta firme per opporsi al possibile licenziamento di quattro maestre, su undici, della scuola elementare “Antonio Canova” (nella foto). Un grosso problema per un piccolo Comune come Segusino, tanto più che questa scuola è l’unica dell’istituto comprensivo di Valdobbiadene ad avere una quota così alta di insegnanti che rischiano il posto.
La causa di questa preoccupante situazione è la sentenza emessa dal Consiglio di Stato il 20 dicembre scorso, la quale prevede l’esclusione dalle graduatorie ad esaurimento e permanenti – spesso porta d’accesso al ruolo – a tutti quegli insegnanti dell’infanzia (asilo) e della primaria (elementari) che non siano in possesso di una laurea in Scienze della formazione primaria.
In base a quanto affermato dal Consiglio di Stato il diploma conseguito alle scuole magistrali fino al 2001 non è mai stato un titolo abilitante e, quindi, non è sufficiente per avere accesso alle graduatorie permanenti e al ruolo, come invece avveniva in passato. Perciò, a meno che il Ministero dell’Istruzione non intervenga con una chiara decisione, molte maestre perderanno il posto fisso, ritorneranno precarie e per riprendersi l’agognato ruolo dovranno vincere un concorso pubblico. Una prassi diffusa da tempo nella scuola secondaria di primo e di secondo grado (medie e superiori).
Ieri sono arrivate delle parole di sostegno dallo staff docenti di Segusino: “In segno di solidarietà verso le nostre colleghe lo scorso 8 gennaio ci sono stati due scioperi nel nostro istituto comprensivo. Queste quattro maestre (due già in ruolo con riserva e due stanno facendo l’anno di prova per accedere al ruolo) fanno parte a tutti gli effetti del nostro organico. Ecco perché, a prescindere dalle possibili opinioni o valutazioni sulla sentenza del Consiglio di Stato, il loro licenziamento avrebbe importanti ripercussioni sulla scuola e sulle famiglie. Siamo molto preoccupati, come lo sono i genitori degli alunni, per questo appoggiamo la loro raccolta firme”.
La grande determinazione dei genitori segusinesi si può leggere nei manifesti che hanno affisso in paese per informare l’intera cittadinanza. Frasi forti che inducono a riflettere sull’importante ruolo di una maestra nei primi anni di vita di un bambino: “Faremo tutto ciò che potremo per invertire la rotta e lo faremo per far restare le nostre maestre nella nostra scuola. Per questo è partita una raccolta firme che ti chiediamo di sostenere. Non lasciamo calpestare la dignità e la buona fede di chi ha lavorato scrupolosamente per anni, facendo sacrifici e fidandosi di uno Stato che ora gli gira le spalle”.
I moduli di raccolta firme si possono trovare agli alimentari di Lorena Coppe, all’edicola “da Carmela”, alla farmacia del dottor Simone Serena, al panificio Roncato e nella tabaccheria di Carmen Cabrel.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it