Nella mattinata di ieri, venerdì 20 aprile, il paese messicano di Chipilo, gemellato con Segusino dal 1982, ha avuto la parte di protagonista alla seduta odierna del Consiglio Regionale del Veneto.
A porre l’attenzione sui Chipileni, in base a quanto riporta Ansa Veneto, è stato il leghista vicentino Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale dal giugno 2015.
Nel suo intervento Ciambetti ha dichiarato: “Non possiamo rimanere insensibili all’appello lanciato dalla comunità veneta di Chipilo, nello stato di Puebla nel Messico centro orientale, che chiede la tutela della propria lingua e identità. Chipilo, fondata nel 1882 da 532 immigrati quasi tutti veneti provenienti da Segusino, Valdobbiadene-San Pietro di Barbozza, Cornuda, Maser, Pederobba, Miane e Selva di Volpago nel Trevigiano e dai comuni bellunesi di Quero-Vas, Alano del Piave e Feltre nonché da poche famiglie provenienti da Marnate, Varese, Arona, Novara, Martinara Po, Saluzzo, integrate nella maggioranza venetofona che diede vita alla variante linguistica veneta conosciuta come Véneto chipileño, ancor oggi vivo e parlato”.
Un paese davvero particolare, un piccolo gioiello che mantiene vivo un passato di tradizioni sociali, linguistiche ed economiche uniche al mondo. Un gioiello che l’8 e il 17 settembre 2017 era stato lievemente colpito da due violente scosse sismiche con epicentro ad oltre 200 chilometri da Chipilo, le quali, fortunatamente, non avevano causato gravi danni o vittime. Un Veneto in miniatura che ha ancora fortissimi legami con il comune trevigiano di Segusino, dove vivono molte persone che hanno dei parenti stretti in Messico, primi tra tutti l’assessore Diego Longo e il consigliere Myrna Longo.
“Il borgo di Chipilo – ha proseguito il presidente del consiglio regionale Ciambetti – s’è mantenuto intatto e riporta non solo i tratti urbanistici della cittadina veneta, ma anche l’impianto socio-economico rurale tipico dell’area veneta con una forte propensione all’allevamento, la produzione di insaccati e formaggi, particolarmente apprezzati in Messico, oltre all’artigianato del legno. Ce n’è abbastanza per chiedere l’interesse delle autorità internazionali preposte alla tutela delle comunità alloglotte di attivarsi per difendere quest’isola di lingua veneta? Io penso di sì ed a questo proposito ho scritto all’ambasciatore del Messico in Italia ed ai responsabili Unesco”.
“Faccio mio l’appello – ha aggiunto Ciambetti – che giunge da Chipilo chiedendo ai sindaci della nostre cittadine ma anche alle autorità italiane di mobilitarsi per difendere questa comunità e la sua cultura, messa a rischio dall’espansione immobiliare incontrollata che rischia di cancellare nel volgere di pochi anni un patrimonio inestimabile. A Chipilo, nello stato di Puebla nel Messico, rischiamo di assistere alla distruzione di una pagina di storia non solo veneta, non solo messicana, una testimonianza rara la cui parabola pone non pochi inquietanti interrogativi”.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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