E luce fu! Dopo un mese di disagi per molti vacanzieri e cittadini di passaggio, la galleria Segusino-Vas è ritornata ad essere tutta illuminata.
Per gran parte del mese di agosto il tunnel che collega la Sinistra Piave trevigiana e bellunese, i Comuni di Segusino e Quero-Vas, è rimasto completamente al buio per metà nella parte di Segusino (vedi articolo) e solo pochi giorni fa è stato riparato il guasto.
Il sindaco di Segusino, Gloria Paulon, a metà agosto aveva precisato che si era bruciata una cella della media tensione, che era stata ordinata dalla Provincia di Treviso ma che sarebbe arrivata verso fine mese. Così è stato, fortunatamente.
Infatti erano state tante le lamentele nei confronti del notevole disagio, secondo alcuni, e del grave pericolo secondo altri, nell’attraversare la galleria “Madonna del Piave” per metà al buio completo.
Ora che la situazione di pericolo è rientrata tutti, in particolare le amministrazioni Paulon e Zanolla, si aspettano che partano i lavori attesi da 18 anni: quelli finalizzati a rimediare alle continue infiltrazioni d’acqua che diventano abbondanti durante le piogge intense creando il fenomeno dell’aquaplaning e portando spesso alla chiusura della galleria inaugurata nel 2003.
Ats (ente proprietario) ha già presentato un progetto esecutivo e definitivo ai Comuni di Segusino e Quero-Vas da 2 milioni di euro che prevede il posizionamento di una serie di griglie per il drenaggio e lo smaltimento dell’acqua piovana direttamente nel fiume Piave.
L’azienda lo scorso marzo aveva anche fatto sapere di essere pronta a indire la gara d’appalto per la riqualificazione della galleria e a far partire i lavori nel corso del 2021, chiedendo un contributo alla Regione Veneto (qui l’articolo).
“I mesi passano e il cantiere non si vede”, dicono residenti e utenti che attraversano ogni giorno la galleria lunga appena 1.200 metri.
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