Segusino aderisce alla collaborazione con lo Iat di Valdobbiadene e alle “Terre dell’Acqua”. Paulon: obiettivo comune è fare rete

Ieri sera, mercoledì 18 luglio, Segusino ha avviato un importante percorso inclusivo con i Comuni dell’area Conegliano-Valdobbiadene.

“Il nostro obiettivo è fare sinergia – ha affermato il sindaco del Comune di Segusino, Gloria Paulon (nella foto) – con l’attrattività ormai consolidata della zona della Docg Conegliano Valdobbiadene e allo stesso tempo offrire dei servizi a supporto o alternativi a quelli già presenti per i turisti che arrivano sul territorio”.

Il primo passo della giunta Paulon è stato l’adesione al protocollo d’intesa turistico con i Comuni che fanno capo all’ufficio Iat di Valdobbiadene. Un progetto nato nel 2015 che ha come obiettivi la promozione del territorio e la gestione di iniziative comuni mediante l’oculato utilizzo dei proventi della tassa di soggiorno.

Sono tante le progettualità già avviate dallo Iat di Valdobbiadene: lo sviluppo di un vero e proprio marketing territoriale, la promozione di percorsi turistici, l’organizzazione di corsi di formazione per operatori turistici e la collaborazione diretta con le agenzie di viaggio.

Il secondo passo compiuto ieri sera dal consiglio comunale di Segusino è stato l’adesione al manifesto “Terre dell’Acqua”, che sarà siglato da 28 Comuni trevigiani venerdì 3 agosto 2018 a Venezia. Si tratta di un progetto di ampio respiro che mira a valorizzare il territorio attraversato dal fiume Piave e dai suoi affluenti in sinergia con la candidatura Unesco delle colline del Conegliano-Valdobbiadene.

L’idea è creare un percorso turistico che, partendo da Segusino, unisca e valorizzi cultura, tradizioni, prodotti locali e bellezze paesaggistiche di tutti i Comuni afferenti o limitrofi all’area della docg, così che ognuno possa mostrare il proprio potenziale traendo vantaggi concreti dal fenomeno Prosecco.

Ieri sera, perciò, la maggioranza consiliare presieduta dal sindaco Gloria Paulon ha illustrato un progetto di massima: “Vogliamo far rinascere Segusino creando un percorso turistico che parta da località Barchet, arrivi in paese passando per la casa della Sindica (vicino al centro parrocchiale, ndr), la quale dopo un intervento di restauro potrebbe diventare un museo o un punto informativo; per poi risalire la valle dei Molini ed il torrente Riù (sentiero delle acque, ndr) giungendo a Stramare. Nell’antico borgo ci sono alcuni edifici comunali che, dopo un accurato restauro, potrebbero diventare osterie, punti di ristoro o un albergo diffuso dove accogliere i turisti. grazie anche alla sinergia con privati cittadini”.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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