La nuova vita della “Casa della Sindaca” ha inizio: partito il primo step da 300 mila euro. Paulon: “Diventerà il centro culturale del paese”

La nuova vita della "Casa della Sindaca" ha inizio: partito il primo step da 300 mila euro
La nuova vita della “Casa della Sindaca” ha inizio: partito il primo step da 300 mila euro

La scorsa settimana ha preso il via uno dei lavori pubblici più attesi a Segusino, un progetto centrale fin dal primo mandato del sindaco Gloria Paulon.

Si tratta del primo stralcio della messa in sicurezza dell’edificio “Casa della Sindaca“, luogo storico-artistico e economico del paese per molti decenni, che costerà circa 300 mila euro dopo i quasi 100mila del suo acquisto.

“Questo primo intervento, finanziato con fondi propri dell’ente e con un contributo provinciale, è finalizzato a recuperare il compendio immobiliare e prevenirne il crollo – precisa il sindaco -. Seguiranno poi, con un ulteriore progetto, i lavori di recupero vero e proprio dell’immobile”.

“Il nostro desiderio è che questo luogo possa diventare il vero centro culturale del paese, che tanto manca, con auditorium, sale per le associazioni, piccolo museo e spazio per esposizioni e mostre di vario genere” conclude Paulon.

La casa della Sindica si trova in contrada “Riù“, un luogo che era il più strategico del paese: lungo il torrente sorgevano cinque mulini che animavano la vita commerciale e l’incrocio dove è stata costruita la nota cosa rossa bordeaux si divideva in strade che portavano alla chiesa parrocchiale, al Bellunese e al passo barche per attraversare il fiume Piave.

È conosciuta come la Casa della Sindica non perché fosse di proprietà di una donna sindaco ma perché Clelia Jagër era la moglie del sindaco del tempo, Beniamino Verri, protagonista del profugato durante la Grande Guerra insieme a don Antonio Riva.

(Foto: Comune di Segusino e Qdpnews.it).
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