La transumanza fa saltare il primo giorno di scuola: Segusino si gode “scargar montagna” di malga Molvine-Binot dopo una stagione siccitosa molto difficile

Era già successo il 14 settembre 2020 (qui l’articolo) ed è riaccaduto, in fondo è giusto così. Le tradizioni vanno coltivate fin da piccoli e poco importa se si salta la prima campanella per assistere all’unica transumanza del paese.

“Scargar montagna” – così si chiama la transumanza a Segusino e nel Valdobbiadenese – ieri, lunedì 12 settembre, ha creato un clima di festa fin dalla partenza di mucche, malgari, parenti e amici della famiglia di Gildo Stramare, gestore della malga comunale di Molvine-Binot.

Una giornata storica che ha ricevuto l’affetto del paese, con tanto di fischi di apprezzamento per l’amazzone-malgara Sabrina e le “ombre” offerte a Riva Grassa, ultima tappa prima di accompagnare le vacche nella stalla di via Fossà.

Una stagione soddisfacente in malga, che è però iniziata nel peggiore dei modi: “La siccità ci ha messo in difficoltà – afferma la famiglia Stramare -, i pascoli erano secchi, non c’era acqua nelle pose ed era molto caldo. Fortunatamente le piogge cadute dalla metà di agosto ci hanno permesso di vivere con più serenità l’ultimo mese in quota”.

“Siamo soddisfatti dell’affetto ricevuto ieri e dei sorrisi delle tante persone venute a trovarci durante l’estate – proseguono -, questo significa che le tradizioni sono sentite, è davvero importante. Dieci persone hanno partecipato alla transumanza, tra cui diversi bambini ‘giustificati’ dalle maestre perché custodiscono questa tradizione, e molti segusinesi si sono fermati a farci sentire il loro affetto”.

“Siamo molto felici anche perché Molvine-Binot ha ospitato la masterclass di “Alte Imprese”, ideata dal professor Danilo Gasparini per formare una nuova generazione malgari, casari e pastori – concludono -. Alla fine di agosto la nostra malga e i suoi pascoli hanno accolto tante persone provenienti anche da fuori regione, ce n’erano da Rimini, Imola, Brescia e dalla Toscana. E’ stata davvero una bella esperienza e attendiamo nuovi allievi il prossimo anno”.

(Foto: Malga Molvine-Binot).
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