A quasi un anno dalla terribile notte del 30 ottobre 2018, quando la parte meridionale di Segusino finì sotto acqua in seguito all’alluvione del Piave, la prossima settimana inizierà un intervento congiunto tra Genio Civile di Treviso e di Belluno per evitare che un “inferno” simile possa ripetersi.
Nello specifico, si procederà ad una prima fase di pulizia, rimozione della vegetazione e asportazione/movimentazione di materiale dal letto del fiume Piave nei territori di Segusino e Quero-Vas, così da garantire un ottimale deflusso dell’acqua in caso di piene.
“I decenni di incuria – precisa il sindaco di Segusino, Gloria Paulon – hanno fatto sì che moltissimo materiale ghiaioso si depositasse sul greto del Piave proprio all’altezza di Segusino, complice anche lo sbarramento posto a sud del ponte di Fener (Brentela), creando dei veri e propri “isolotti” che, non solo ne hanno deviato il corso, ma ne hanno anche diminuito di molto la portata”.
“In questi ultimi anni – continua – la situazione è precipitata, favorendo anche l’aumentare della vegetazione, che ha trovato terreno fertile per crescere e creare dei veri e propri boschetti. Il problema è davanti agli occhi di tutti: chi frequenta e vive il Piave da anni lo sa, lo vede e lo denuncia da tempo. Ringrazio, quindi, il Genio Civile di Treviso e di Belluno per aver accolto le nostre richieste di aiuto e per aver trovato il modo di superare quei “cavilli” burocratici che spesso ci vedono protagonisti, trovandoci proprio a cavallo delle due provincie”.
“Questo intervento – conclude il sindaco di Segusino -, che va ad aggiungersi all’imminente impermeabilizzazione della strada provinciale 28 a difesa dell’abitato e della zona industriale, permetterà di mettere finalmente una pietra miliare in ambito di difesa e prevenzione idrogeologica nel Comune di Segusino”.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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