La piaga dell’ecovandalismo mordi-e-fuggi e di quello radicato da anni diventa sempre più profonda in tutto il territorio di Segusino, dall’alveo del Piave alle valli che costeggiano la strada che dal centro porta a Stramare e Milies.
Ieri, domenica 28 marzo, un gruppo di volontari ha ripulito una parte della valle a lato della carreggiata che sale al borgo dedicato a San Valentino.
E’ stato trovato di tutto: residui di qualche festino, pannolini, avanzi di pic-nic domenicali, resti di animali, oggetti ingombranti abbandonati da anni.
“Solo grazie ai volontari che hanno dedicato la domenica per rendere il nostro paese ancora un po’ più bello – ha commentato il sindaco Gloria Paulon -. Avevamo parlato di questo problema durante l’ultimo incontro con le associazioni e subito la risposta non si è fatta attendere. Sono estremamente riconoscente a questi volontari“.
Il sindaco ringrazia anche la vigilanza ambientale di Savno, che questa mattina era già sul posto per recuperare il materiale e per fare i dovuti accertamenti.
“Dagli oggetti emersi ritengo che il profilo dell’ecovandalo sia piuttosto vario – ha sottolineato la Paulon – dai resti di qualche festino a base di birra ed alcolici, al residente che getta i pannolini, ai turisti della domenica che non riescono a portarsi a casa i resti del pic-nic, a, purtroppo, resti di animali; alcuni oggetti ingombranti invece erano lì da anni. Sapevamo che la zona era problematica ma non credevo fino a questo punto”.
“Recentemente abbiamo potenziato il nostro sistema di sorveglianza con alcune fototrappole mobili – precisa il primo cittadino di Segusino – e siamo anche in attesa di poter testare un apparecchio innovativo utilizzabile in diversi contesti e che funge anche da deterrente“.
“Certo, sorvegliare un territorio vasto nella sua interezza è impossibile, ma monitoreremo almeno i punti critici – conclude -. Siamo fiduciosi di riuscire a dare una svolta a questa dinamica ormai inaccettabile. Ecovandali, chiunque voi siate, mi vergogno per voi! Ma prima o poi vi becchiamo“.
(Foto: Comune di Segusino).
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