“All’aquila d’oro pastiche di operette”: è questo il titolo del film che celebrerà i dieci anni del Coro di Stramare, nato a Segusino nel 2008 e diretto da Elena Filini.
Sabato scorso, nella scenografica Villa dei Cedri di Valdobbiadene si sono svolte le riprese del dvd in uscita nel 2019. Sei telecamere, dodici ore di lavoro, diciotto scene, tre cameraman, trenta interpreti: questi i numeri del set diretto dalla Filini insieme ai suoi collaboratori.
Un curioso mix di canto e recitazione dedicato all’operetta: un genere teatrale e musicale divenuto famoso nel 1860 in Francia e poi in Austria, che ha come peculiarità la vivacità musicale, l’immediata godibilità e, soprattutto, le curate coreografie.
Un coro, quello di Stramare, che fu istituito nel 2008 da Mariano Lio nel piccolo borgo disabitato dagli anni Sessanta in un tentativo di recupero delle tradizioni e della storia del luogo. Un percorso di crescenti amicizie che iniziò con la scoperta de “La Nòte santa”, un’antica lauda natalizia risalente al periodo tra i secoli XVI e XVII.
Nel 2009 la svolta: l’incontro con Elena Filini, insegnate di canto lirico al dipartimento provinciale del conservatorio “Pedrollo” di Vicenza, e il suo entourage di musicisti. Un’amicizia che ha permesso di delineare le caratteristiche attuali del coro: la cura della vocalità e l’attenzione ad originali rielaborazioni della tradizione popolare.
La sua continua evoluzione ha portato all’attuale numero di una trentina di componenti, provenienti da Segusino e Valdobbiadene, all’acquisizione di una sede (il vecchio municipio di Segusino), all’ideazione di un peculiare repertorio di musica folklorica per voci miste ed ad una lunga serie di concerti regionali, nazionali ed internazionali.
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(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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