A cosa serve la didattica a distanza? State solo perdendo tempo, saranno tutti promossi, gli studenti non vi seguono perchè fanno altro e poi non si prende niente perchè il wi-fi è scadente, siete già in vacanza da due mesi…
Luoghi comuni che pesano come macigni per chi ogni giorno si ingegna qualcosa di nuovo per garantire il diritto alla normalità a migliaia di studenti anche se le porte delle scuole sono state chiuse e si ritornerà in aula forse a settembre.
Non è così, la scuola c’è ancora! E la dimostrazione è la scuola elementare “Antonio Canova” di Segusino, che giovedì 30 aprile ha visto pubblicato sui social il suo originale progetto: “Il banco di nessuno”, il primo numero del giornalino della quinta elementare a tempo pieno.
Un’idea molto particolare, ricca di illustrazioni fatte a mano, che affronta tanti argomenti: dalle interviste al parroco don Gabriele, al sindaco Gloria Paulon, ai negozianti e ai nonni, alle informazioni sulla diffusione del Covid-19 in Italia e nel mondo. Poi una sezione dedicata all’inquinamento ambientale, allo sport e alle attività di svago che si possono svolgere in queste settimane di quarantena, inoltre l’angolo dei racconti e del “quali sono i nostri pensieri su questa difficile situazione?”.
Sorpresa finale il lancio di un nuovo gioco dell’oca con partenza la propria casa e arrivo l’ospedale, che è basato sui rischi che si corrono a non rispettare le regole imposte dalle istituzioni.
“In questo tempo di emergenza per il Coronavirus la nostra scuola sotto la torre è chiusa, le aule sono vuote ed i banchi non hanno nessuno, ma la scuola c’è ancora – si legge nella comunicazione della scuola -. Alunni ed insegnanti, seppur distanti, fanno lezione ed imparano, si esercitano e conoscono.Tante scuole casalinghe troppo isolate”.
“L’idea del giornalino è nata per trovarci insieme online, per lavorare ed organizzarci e sentirci ancora una classe al lavoro – continuano – “Il banco di nessuno” è il primo numero di un piccolo e semplice periodico che la classe quinta della scuola a tempo pieno “A.Canova” di Segusino, propone alla comunità, un laboratorio di scrittura per sentirci insieme e farci sentire.
“Anche se siamo distanti, siamo lo stesso una squadra che impara, riflette e scrive! – terminano – Ringraziamo per la collaborazione le persone che sono state gentili con noi, rispondendo con pazienza alle nostre domande e partecipando alla stesura del giornalino”.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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