“Siamo considerati un’eccellenza europea e mondiale e abbiamo un sistema di raccolta differenziata di qualità, perché il costo per aziende e cittadini è tra i più bassi se si considerano i risultati ottenuti. Gli Italiani sono la prima linea di difesa per far funzionare la catena del riciclo“.
Lo ha affermato Luca Stramare, originario di Segusino e responsabile del centro studi di Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica con sede a Milano), intervistato ieri mattina da Massimiliano Ossini durante Unomattina.
Stramare ha poi illustrato le regole per una corretta raccolta differenziata della plastica. Le ha chiamate “le tre S”, ossia svuotati, schiacciati e singoli. Questo significa che i rifiuti plastici devono essere svuotati del contenuto (non è necessario siano puliti), schiacciati (ad esempio la bottiglia va appiattita, non pressata per ricavare più spazio nel cestino perché i lettori ottici possono leggere meglio la tipologia di rifiuto plastico da separare, selezionare e poi riciclare). Infine è inutile ottimizzare lo spazio nel cestino inserendo oggetti plastici in altri oggetti plastici, per esempio all’interno di una busta della spesa, perché il lettore li “vedrà” come un oggetto unico e lo selezionerà di conseguenza, invece di selezionarli in flussi diversi e poi lavorati separatamente.
Durante il programma andato in onda ieri attorno alle 9.30 si è anche mostrato cosa si può produrre usando la plastica riciclata, sfatando il mito che da una bottiglia si ricavi soltanto un’altra bottiglia magari di minore qualità.
Stramare ha infatti precisato: “In alcuni casi c’è un decadimento di prestazioni, in altri invece si riesce a ripristinare il polimero vergine, ad esempio una bottiglia per bevande gassate è progettata per resistere ad una pressione almeno 5 volte superiore a quella con cui si gonfiano le gomme delle automobili”.
Ossini e Stramare hanno poi commentati i seguenti interessanti esempi: con 20 bottiglie riciclate si può realizzare una maglia di pile, con 10 una maglia in tessuto tecnico, con 32 una giacca da sci, con 27 una felpa in pile e con 2 flaconi di detersivo una montatura di occhiali.
A conclusione dell’intervista Ossini ha pronunciato una frase molto importante: “Nelle piccole azioni di ognuno di noi c’è un importante aiuto per il nostro pianeta e per tutti noi”.
(Foto: Rai Play).
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