Segusino, una nuova insegna accoglie i viandanti in arrivo a Milies con un benvenuto floreale

“È stato amore a prima vista”. Quante volte abbiamo sentire pronunciare queste parole straordinarie? Moltissime. È per questo che gli Amici di Milies stanno dando il meglio per trasmettere lo stesso amore a prima vista per il borgo montano di Segusino ai viandanti in arrivo a quota 682 metri sul livello del mare.

Da qualche giorno infatti una nuova chicca accoglie coloro che giungono a Milies: una particolare insegna lignea attorniata da un benvenuto floreale che trasmette tutto l’amore che il gruppo prova per il borgo.

Si tratta della ciliegina sulla torta di un percorso d’insieme che mira a rendere attrattiva Milies, con l’obiettivo di riportare il paesello montano ai fasti degli anni Settanta per tutto il tempo dell’anno, proponendo continue e variegate opportunità per il viandante in arrivo.

Il penultimo intervento degli Amici di Milies era stato la pulizia, la messa in sicurezza e la predisposizione di un impianto di illuminazione dell’antico pozzo, “el pos de Nanin”: unica fonte d’acqua nel borgo fino al 1939.

In quell’anno il Genio Civile di Treviso installava un impianto a Stramare per rifornire d’acqua potabile il borgo di Milies, ma per secoli le famiglie del luogo avevano potuto contare soltanto sul pos de Nanin.

Una serie di interventi realizzati dai volontari che puntano ad indirizzare il turista in arrivo a visitare il borgo intero e le sue bontà gastronomiche ma, soprattutto, l’ottocentesca chiesetta di Maria Ausiliatrice, restaurata grazie alla collaborazione tra alpini, Comune, privati e volontari.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Amici di Milies).
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