Con la fine della scuola e il ritorno dei centri estivi, Lamberto Pillonetto, sindaco di Sernaglia dal 1990 al 1999, ha risollevato il caso dei bonus assegnati lo scorso anno alla senatrice Sonia Fregolent con una lettera aperta inviata al coordinatore regionale della Lega Nord, Alberto Stefani, e al commissario provinciale del partito Gianangelo Bof.
“Son tornati i centri estivi. Son tornati ancor prima che si sia provveduto alle conseguenze prodotte dall’edizione 2020 a motivo dei “rimborsi” elargiti dall’amministrazione comunale – scrive l’ex primo cittadino Pillonetto -. Il groviglio di questioni aperte rimane inestricabile per una semplicissima ragione: neppure una parola ufficiale è stata detta alla cittadinanza sernagliese da chi ne avrebbe il dovere per mandato amministrativo di democrazia e trasparenza. Le presunte giustificazioni fatte filtrare attraverso gli organi di stampa non esonerano il sindaco dal pronunciamento con discussione in consiglio comunale oppure mediante un atto pubblico formale“.
I fatti ai quali si riferisce sono risaputi: i criteri per l’elaborazione e la conseguente gestione dei bandi comunali, i 240 euro dati alla senatrice Sonia Fregolent come bonus per i centri estivi e gli 800 euro richiesti dall’ex vice sindaco Gesus Bortolini e dall’assessore Vanni Frezza come beneficiari di “ristori” per l’acquisto di computer, di cui uno dei due ne ha, in seguito, ritirato la domanda.
“Che tutto si sia svolto su un piano di “legalità”, è stato dato per certo fin da subito – prosegue l’ex sindaco -. Sono implicate ragioni di opportunità politica e di rigore etico. Quanto all’etica, ricordo le chiare considerazioni di Stefani sull’urgenza di redigere un codice etico. Non si è mossa foglia. Nessun segnale concreto; nessun provvedimento”.
Ad oggi non ci sono state repliche né da Gianangelo Bof né dal sindaco in carica Mirco Villanova.
Nel frattempo, da domani lunedì 5 luglio, e per tutto il mese a Sernaglia si svolgeranno i centri estivi organizzati dall’amministrazione comunale in collaborazione con le scuole dell’infanzia e la parrocchia di Falzè di Piave per bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni.
Quest’anno senza l’assegnazione di bonus come accaduto nel 2020 ma con quote di partecipazione più basse rispetto ad altri comuni.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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