Cambio della guardia nella minoranza: con il consiglio comunale dello scorso venerdì 29 novembre la consigliera Angela Marsura del gruppo Proposta Civica, alla quale sono andati i ringraziamenti per la passione e l’impegno profusi sia nell’ultimo periodo sia nei precedenti mandati in cui è stata anche assessore, per motivi di lavoro ha ceduto l’incarico.
Le è subentrata Irene Lavagnini, 32 anni, nata a Milano e residente a Sernaglia da molti anni. Ingegnere navale, si occupa di progettazione convenzionale e di diversi aspetti legati alla ricerca e alla riduzione delle emissioni inquinanti. Si divide tra la sua passione per le attività tecniche, in particolare ha maturato un forte interesse verso l’urbanistica e l’impiego del territorio, e il suo entusiasmo per le attività sociali, rimanendo membro attivo di diverse associazioni di volontariato.
Durante la stessa serata sono state affrontate tre interrogazioni di interesse per la cittadinanza presentate dai consiglieri Fabrizio Pillonetto e Natale Grotto, sempre del gruppo Proposta Civica.
La prima ha voluto sapere le tempistiche per la conclusione dei lavori e l’attivazione della fibra ottica nel Comune, considerato che risultano esserci zone in cui la connettività risulta ancora insufficiente o inadeguata rispetto alle esigenze attuali; numerosi cittadini hanno espresso preoccupazioni e richieste di aggiornamento, e una migliore connettività è essenziale per agevolare attività quali lavoro da remoto, didattica a distanza, accesso a servizi pubblici digitali e innovazione imprenditoriale. Il sindaco Mirco Villanova ha confermato che la fibra ottica ultra veloce è certamente l’infrastruttura più importante, necessaria per lo sviluppo economico e sociale del territorio, con una qualità elevatissima che consentirà al Comune di fare un passo importante sulla strada dell’innovazione, a beneficio di tutti i cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Open Fiber in qualità di concessionaria del bando pubblico Infratel Italia sta realizzando l’infrastruttura FTTH, che, al termine dei lavori, previsti nel corso del 2025, raggiungerà oltre 2800 unità immobiliari che potranno allacciarsi. L’amministrazione sta inoltre definendo un ulteriore accordo con un operatore privato per posare più di 30 mila metri di fibra, con la possibilità di definire una rete chiusa di tutta la videosorveglianza presente.
Altra problematica riguarda lo stato dei lavori di ammodernamento e completamento della rete fognaria. I consiglieri di opposizione hanno chiesto quali zone siano attualmente servite e quali ancora prive di copertura, quali risorse finanziarie sono state destinate a tali interventi, da quali fonti provengono e quali sono i tempi previsti per la conclusione, l’allaccio dei privati per i tratti già serviti dalla rete e se ci saranno ulteriori progetti o finanziamenti. Il primo cittadino ha risposto che dopo la chiusura del cantiere di Falzè di Piave, che ha visto la posa della fognatura per un importo di 2.350.000 euro, è stato avviato il cantiere di via Gravette, con la posa di fognatura e acquedotto per un totale di 1.100.000 euro. L’avanzamento del cantiere è di circa il 30%, con previsione di ultimazione ad aprile 2025. Le zone già servite e predisposte sono le frazioni di Falzè e Fontigo, mentre il collegamento del Capoluogo sarà realizzato tramite le opere in fase di realizzazione di via Gravette e con le successive estensioni programmate da ATS dal 2025 lungo le vie Roma, Castello, Trevigiana, Nogarazze, Padre Venanzio Villanova, Emigranti, Croce e Piazza San Rocco, per un importo totale di 2.600.000 euro.
Infine, visto che da tempo è presente nell’atrio del municipio una statua raffigurante un leone alato, la cui collocazione temporanea suscita domande, la minoranza ha domandato il suo significato, le motivazioni che hanno portato alla sua permanenza prolungata in tale luogo e quali siano i progetti futuri legati a quest’opera. Villanova ha precisato che “accogliere la copia del Leone di San Marco realizzata da un privato è stato un gesto doveroso per ricordare che siamo parte di una storia straordinaria che vide l’intreccio di grandi istituzioni politiche, civili e religiose. Per noi quel Leone ha un portato storico e religioso da ricordare, da riconsolidare nella memoria collettiva, ma può anche essere reinterpretato alla luce del presente, alla luce di una società che ha un assoluto bisogno di dialogare seriamente con l’alterità”. L’amministrazione valuterà attentamente il luogo ove collocare o autorizzare in via definitiva la scultura.
Secondo la minoranza le risposte non sono state del tutto esaustive: per la fibra ottica i tempi risultano ancora lunghi e per la statua, di cui non si sa ancora la collocazione, Pillonetto ha auspicato che questa non sia stata un simbolo di campagna elettorale.
(Autore: Antonella Callegaro)
(Foto: Antonella Callegaro)
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