Coppia di nutrie distrae gli automobilisti in via Pieve di Soligo, prosegue il dibattito sulla loro presenza in Veneto

Una coppia di nutrie al centro dell’attenzione degli automobilisti che oggi, verso l’ora di pranzo, hanno percorso via Pieve di Soligo, la strada che collega la frazione di Falzè di Piave al Comune di Pieve di Soligo, distraendosi per la presenza di questi animali sul ciglio della strada.

I due roditori, infatti, continuavano a spostarsi da un lato all’altro della carreggiata per brucare l’erba, catturando inevitabilmente l’attenzione delle persone che si trovavano alla guida delle loro macchine.

Purtroppo, le nutrie sono tra le principali vittime degli investimenti automobilistici e non è raro trovare i loro corpi senza vita lungo il ciglio della strada o in mezzo alla carreggiata.

La presenza di questi animali non è assolutamente una novità per quest’area della Provincia di Treviso dove sembra che questi roditori abbiano trovato le condizioni ideali per vivere e riprodursi, adattandosi ai diversi ambienti nei quali l’uomo li può incontrare.

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Anche in Veneto le nutrie sono al centro di un “feroce” dibattito che vede schierate due opposte fazioni: chi le difende a spada tratta, ritenendo che l’uomo possa convivere pacificamente con questo animale, e chi le considera dannose o, addirittura, pericolose per l’uomo.

Alle nutrie sono attribuiti diversi danni ambientali come l’erosione delle sponde dei canali e l’indebolimento della tenuta degli argini a causa delle gallerie scavate.

A questo si aggiungono i rischi legati al cedimento del terreno in corrispondenza delle gallerie, cedimento che può provocare il ribaltamento di trattori o di altri mezzi agricoli.

Questa problematica ha assunto negli ultimi anni grossa rilevanza, impegnando i consorzi di bonifica con investimenti importanti e massicci impieghi di personale.

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Rispetto ai presunti rischi per la salute delle persone, invece, le analisi eseguite dagli istituti zooprofilattici dimostrano che questi animali non rappresentano un pericolo per l’uomo.

Non esistono infatti casi documentati di malattie che siano state trasmesse dalla nutria all’uomo o agli animali domestici anche se c’è chi sostiene proprio l’esatto contrario.

La nutria non rappresenta pertanto alcun pericolo dal punto di vista igienico-sanitario, né ha un particolare ruolo nella trasmissione e diffusione di malattie.

La diffusione e la proliferazione della nutria in Italia sono la rappresentazione plastica di come l’uomo, introducendo specie animali che non hanno nulla a che fare con determinati ambienti naturali, sia costretto a rimediare ai suoi errori con conseguenze negative per specie animali che non avrebbero mai immaginato di essere catapultate dall’altra parte del mondo.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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