Curiosità per il gruppo di cicogne presenti da ieri nei campi a Sernaglia della Battaglia: “Uno spettacolo vederle”

Ha creato molta curiosità la breve sosta di un gruppo di 16 cicogne che fino a qualche ora fa si trovava nei campi di Sernaglia della Battaglia, nelle vicinanze di via Campagna.

Non è proprio così semplice vedere questa specie di uccelli da queste parti e in molti si sono fermati ad ammirarle.

“È stato uno spettacolo vederle – afferma una donna che si è fermata a fotografarle – non è facile trovarne così tante”.

“Le cicogne sostavano da ieri nei campi. – racconta Alberto Dalla Betta – Più di una macchina si è fermata perchè le persone volevano vedere questo spettacolo”.

In Provincia di Treviso uno dei luoghi dove è più semplice vedere le cicogne è l’Oasi Cervara a Quinto di Treviso.

Grazie al sostegno di Fondazione Cassamarca, che già dal 2000 ha avviato il progetto di recupero e valorizzazione delle paludi di Cervara e Barbasso, l’Oasi di Cervara è impegnata nel progetto “Un nido per la Cicogna” per aiutare questa specie nel tornare a nidificare lungo l’alto corso del Sile.

“Dalla primavera del 2009 – spiegano dall’Oasi -, ospitiamo all’interno di una grande voliera due coppie di cicogna bianca con lo scopo di invitare alla sosta le sempre più numerose cicogne selvatiche che sorvolano la nostra provincia. La cicogna bianca si nutre di piccoli vertebrati e invertebrati che vivono all’interno di aree palustri e agricole ad elevato interesse naturalistico”.

La presenza della cicogna in libertà è quindi un indicatore di buona qualità ambientale e all’Oasi Cervara stanno creando le condizioni per stimolare i soggetti che annualmente transitano in questo territorio a sostare il più a lungo possibile e a riprodursi.

“Negli anni recenti – aggiungono dall’Oasi – è stato registrato lo svernamento nella palude di cicogne inanellate in Germania oltre al passaggio regolare di cicogne inanellate nell’Oasi dei Quadris di Fagagna (Udine). La voliera di Cervara, come un magnete, invita altre cicogne a sostare nell’Oasi. Alcune hanno trascorso qui interi mesi”.

“Per aiutare la sosta e l’insediamento futuro di altre cicogne – concludono -, nell’Oasi sono state installate alcune piattaforme nido in posizione sopraelevata e vengono condotti interventi di manutenzione del verde per fermare il naturale processo di rimboschimento della palude a favore, invece, del mantenimento dei prati umidi”.

Ogni primavera, quando nella voliera nascono le giovani cicogne, lo staff dell’Oasi si impegna con l’allevamento a mano di questi giovani al fine di garantire la crescita al maggior numero possibile di animali a favore del ritorno di questa specie lungo l’alto corso del Sile.

(Foto: per gentile concessione di Cristina Ceneda e Alberto Dalla Betta).
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