Saranno celebrati domani sabato a Valona, in Albania, i funerali di Edlira Alicka, la 55enne di origini albanesi residente a Vidor rimasta vittima del tragico incidente successo domenica scorsa intorno alle 17.45 lungo la strada provinciale 34 a Sernaglia della Battaglia.
La donna, che oltre al marito lascia due fratelli, anch’essi residenti in Italia, due sorelle e gli anziani genitori che vivono nel Paese natale, stava percorrendo la SP 34 alla guida di una Mercedes Classe A quando la sua auto, per cause che andranno chiarite dall’inchiesta della magistratura, è entrata in collisione con una Audi A8, che la seguiva procedendo nella stessa direzione, e che l’avrebbe scagliata nel terreno circostante a decine di metri di distanza.
Il Pubblico Ministero della Procura di Treviso Anna Andreatta ha aperto un procedimento penale per omicidio stradale a carico dell’automobilista di controparte, un 84enne coneglianese che nell’incidente ha riportato ferite lievi, come l’altro anziano che viaggiava con lui.
Il sostituto procuratore ha convalidato il sequestro dei mezzi, cui hanno proceduto nell’immediatezza i Carabinieri di Pieve di Soligo, preannunciando il possibile affidamento a un proprio consulente tecnico di una perizia cinematica per ricostruire con esattezza la dinamica, le cause e le responsabilità del drammatico sinistro.
La dottoressa Andreatta non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia sulla salma. Giovedì l’Autorità giudiziaria ha quindi dato il nulla osta per i funerali, che saranno celebrati domani, sabato 26 febbraio, nella “sua” Valona.
I familiari della vittima, per essere assistiti, si sono affidati a Studio 3A – Valore S.p.A., società specializzata nel risarcimento dei danni e nella tutela dei diritti dei cittadini la quale ha annunciato che metterà a disposizione i propri esperti per rendere quella giustizia che il coniuge della donna chiede a gran voce. “Mia moglie non meritava questo destino – si sfoga Musa Jenaj, marito di Edlira – So che sarà un percorso lungo e difficile, ma andrò fino in fondo affinché emerga tutta la verità e con essa tutte le responsabilità”.
(Foto: Studio 3A).
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