Nelle scorse settimane sono state presentate in municipio a Sernaglia della Battaglia tre interrogazioni da parte dei consiglieri del gruppo di minoranza Proposta Civica Natale Grotto e Rudy Mazzero.
In riferimento ai lavori di realizzazione della pista ciclopedonale in via Gravette, di cui in un precedente consiglio comunale i consiglieri avevano segnalato la non congruenza planimetrica tra le aree rappresentate e soggette ad esproprio e quelle interessate dagli interventi progettati, hanno chiesto quale sia lo stato formale della procedura di esproprio e se si intenda procedere con eventuali rettifiche progettuali e formali.
“La procedura tecnico-amministrativa condotta è stata caratterizzata da un percorso rigoroso, grazie anche al supporto di professionisti qualificati. Nelle fasi del procedimento l’ufficio preposto ha fattivamente collaborato con i cittadini coinvolti per la definizione di eventuali problematiche segnalate e approfondito le singole situazioni, per addivenire ad una soluzione per quanto più possibile condivisa – ha risposto il sindaco Mirco Villanova -. Ciò premesso l’approfondimento tecnico e la scala di dettaglio hanno comportato inevitabilmente delle lievi rettifiche rispetto al progetto definitivo, ammissibili in quanto rispettose dei pareri acquisiti e conformi allo strumento urbanistico vigente. In questa fase, inoltre, sono stati sottoscritti una serie di accordi bonari con alcuni espropriandi, in situazioni particolari. L’incongruenza segnalata si ritiene non vada ad inficiare il procedimento, pertanto non si rendono necessarie eventuali rettifiche progettuali o formali” ha aggiunto il primo cittadino.
Per quanto riguarda il piazzale San Valentino, inaugurato la scorsa primavera, i consiglieri hanno segnalato che nella parte inghiaiata dedicata alla sosta: “Sono già evidenti segni di degrado e scarso decoro ed il movimento dei veicoli determina lo spostamento della ghiaia che si accumula nei punti di manovra più utilizzati e anche il calpestio delle aiuole parallele agli stalli, con la compromissione dello strato erboso in origine piantumato. Nelle aiuole rettangolari sono presenti sofferenze-morie diffuse degli inserti vegetali” hanno chiesto, quindi, il costo dell’opera e quali interventi intende attuare la giunta.
Il sindaco ha spiegato che, nel primo anno, non si è mai reso necessario intervenire se non con una programmata attività manutentiva ad opera solo in parte del personale operaio in forza all’ente, e con risorse derivanti da lavori socialmente utili e che l’area richiede un atteggiamento responsabile da parte di chi la fruisce, ancor più se si considera la qualità dell’intervento.
Il sindaco ha evidenziato inoltre come: “Per decenni l’area sia stata abbandonata al degrado e allo scarso decoro per il contesto urbano di riferimento, con pavimentazione sconnessa e destinata a soste selvagge e a depositi incontrollati di materiali e senza nessuna seria volontà di riqualifica. L’intervento così come concepito dalla nostra amministrazione ha permesso la realizzazione dell’attuale piazzale con aree dedicate alla sosta ma allo stesso tempo in grado di garantire un utilizzo all’occorrenza diverso, idoneo per le diverse attività pubbliche che vi si svolgono, flessibile per le attività che contraddistinguono la vitalità del paese”.
Infine i consiglieri hanno chiesto di conoscere la situazione dell’organico del comune,ovvero i dipendenti impiegati a vario titolo nelle mansioni, che costituiscono un fondamentale ed imprescindibile braccio operativo dell’amministrazione, considerato che: “Nell’ultimo periodo si è assistito a numerose movimentazioni in uscita di personale dipendente, che si è aggiunto a qualche pensionamento. Spicca il fatto che detto inusuale “fenomeno” a Sernaglia abbia riguardato maggiormente funzionari ed istruttori di nota professionalità e competenza, occupati in aree delicate e determinanti per il buon andamento delle attività amministrative dell’Ente”.
Il sindaco ha precisato come tale fenomeno (cessazione dei rapporti di lavoro) sia di carattere generale e non inusuale: “Sottolineo come il turnover sia fisiologico. Un tasso di turnover eccessivamente basso, non è sempre sintomo di enti stabili, al contrario può essere un segnale di stagnamento e mancata innovazione. La nostra amministrazione, pur con i limiti della sostenibilità finanziaria, ha provveduto, nel corso degli anni, a sostituire ed integrare il fabbisogno di personale aumentando il numero di dipendenti da 20, (anno di riferimento 2018 citato dai consiglieri di minoranza), rivelatosi l’anno con minor numero di dipendenti, a 24, investendo non solo in termini numerici ma anche di formazione e affiancamento del nuovo personale” ha concluso Villanova.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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