Continua l’avventura di un gruppo di giovanissimi studenti brasiliani, provenienti dalla città di Criciuma nello stato di Santa Catarina, protagonisti di uno scambio interculturale che li sta conducendo alla scoperta delle realtà culturali e aziendali del nostro territorio. Lunedì 5 febbraio i ragazzi hanno visitato l’azienda Biemmereti a Falzè di Piave, specializzata nella produzione di sistemi letti, dalle reti in ferro e in legno fino ai materassi e ai guanciali.
Il programma di interscambio è nato nel 2003 e ha visto 25 studenti dell’Itis “Galileo Galilei” di Conegliano e del liceo artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto trascorrere il periodo tra il 5 e il 28 settembre 2017 a Criciuma, città fondata nel 1880 per la maggior parte da famiglie originarie di Cordignano, Cappella Maggiore e Vittorio Veneto. Ora è il turno dei loro coetanei e amici brasiliani, di scoprire le terre da dove molti loro antenati sono partiti per potersi costruire un avvenire economicamente più promettente.
In effetti, questi giovani brasiliani portano tutti cognomi locali benché, come ha confermato Josè Roberto Savi, docente dell’istituto SATC, “essi non conoscessero neppure una parola di italiana e per questo, prima di arrivare in Veneto, hanno frequentato un corso intensivo di italiano durato circa sei mesi. I ragazzi si dimostrano sempre felici di questa esperienza e ci sono stati casi in passato di chi, dal Brasile, ha scelto di venire in Italia per frequentare l’università”.
A confermare l’entusiasmo per un’esperienza che si concluderà lunedì 12 febbraio, Augusto Bortolotto, uno degli studenti brasiliani, ha ammesso come fosse “la prima volta che vedeva la neve” e ha ringraziato gli italiani con un saluto nella sua lingua natìa.
“Un’esperienza da consigliare a tutti i genitori per i propri figli”, è invece stato il commento di Giuliana Gri, docente all’Itis “Galileo Galilei” di Conegliano, che ancora ricorda con viva emozione l’esperienza di insegnante accompagnatore in Brasile.
Dal canto suo l’azienda Biemmereti ha deciso di aprire i propri cancelli per accogliere i ragazzi, illustrando loro tutte le fasi di lavorazione dei prodotti che contraddistinguono tale marchio, dalla lavorazione dei materiali fino alla gestione della logistica, attirando l’interesse di questi studenti. Se oggigiorno si parla dell’internazionalizzazione e dell’incontro tra professionalità come strumenti utili per formare il professionista di domani, sicuramente il progetto di interscambio è un’opportunità da non perdere.
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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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