Il Cammino del Beato Fra’ Claudio accoglie i primi pellegrini: “Testiamo il percorso per dare un feedback agli organizzatori”

Il Cammino del Beato Fra’ Claudio saluta i suoi primi pellegrini: nella giornata di domenica 13 giugno un gruppo di ben 36 persone ha intrapreso il cammino, percorrendolo nel suo tratto iniziale.

Il gruppo era formato da cittadini provenienti da vari comuni della Marca: da Sernaglia della Battaglia, a Gaiarine, a Codognè: tutti interessati a seguire per la prima volta il sentiero naturalistico e spirituale che da Santa Lucia di Piave porta a Chiampo, sulle orme del Beato.

“Eravamo curiosi di testare il percorso – racconta Fulvio Villanova, uno dei partecipanti, – e verificare quanto precise fossero le tabelle lungo il tragitto nell’ottica di dare un feedback all’amministrazione e agli organizzatori”.

I pellegrini sono partiti dal piazzale di Santa Lucia, intitolato proprio a Fra’ Claudio, e hanno percorso i primi 15 chilometri attraversando i territori di Susegana, Sernaglia e Moriago e godendo della vista dal castello di Collalto, fermandosi poi per una meritata pastasciutta alla sede degli Alpini nelle aree verdi di Falzè di Piave.

Di fatto il cammino del Beato Fra’ Claudio, tramite tappe di 20-30 km circa, permette di attraversare aree che vanno dal fiume Piave ai colli asolani, per finire nella Pedemontana vicentina: un’enorme possibilità per diventare un’arteria turistica unica sia per l’aspetto spirituale sia per quello enogastronomico.

ll percorso è lungo 189 km e si sviluppa su strade secondarie che consentono ai turisti di percorrerlo a piedi o in bicicletta ma se alcuni tratti sono pianeggianti, molti altri hanno dislivelli notevoli.

“Inizialmente non abbiamo avuto problemi, il sentiero corre quasi parallelamente al cammino di S. Antonio dunque chi di noi l’aveva già percorso sapeva cosa aspettarsi – commenta Fulvio Villanova – poi abbiamo riscontrato qualche imprecisione nella segnaletica e abbiamo notato che il tratto Collalto – Falzè è molto esposto alla strada principale e sarebbe bello che invece passasse all’interno, tra le campagne“.

Una segnalazione ha riguardato anche la lettura del QR code, che al momento non dà ancora indicazioni precise su come muoversi e risulta quindi più sicuro affidarsi alle tabelle descrittive posizionate lungo il cammino o ancora meglio, alla mappa riportata sul sito dedicato (vedi link), come specifica il vicesindaco Luca Bellotto: “Il QR code indica ancora il vecchio percorso che quest’anno è stato completamente ritracciato. Stiamo aggiornandolo ma nel frattempo, se le tabelle col tempo si danneggiassero a causa di danni o della vegetazione incolta, suggeriamo di consultare il sito dedicato al cammino: è nuovo, aggiornato e preciso, del tutto affidabile”.

“Ci teniamo a dare un riscontro pratico a chi si è impegnato così tanto nella realizzazione del cammino perchè più fruibile sarà, più attirerà pellegrini da tutto il territorio, anche nazionale” conclude Fulvio Villanova, che confessa il desiderio di continuare a scoprire tutti i 189 chilometri fino a Chiampo, confermando che si tratta di un percorso variegato e adatto a tutti.

(Foto: per concessione di Fulvio Villanova).
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