Sernaglia della Battaglia ha di nuovo la sua campana maggiore: dopo tre anni e mezzo in cui la comunità è rimasta senza il suono del bronzo sacro più grande, è giunto in paese nel pomeriggio di ieri, mercoledì 22 dicembre, il nuovo e tanto atteso manufatto.
Realizzata nella fonderia Allanconi di Ripalta Cremasca (Cremona), pesa ben 17 quintali e prenderà il posto dell’antica campana novecentesca che, ferma dal giugno 2018, si trova ancora nel punto più alto della torre che affianca la chiesa arcipretale di santa Maria Assunta.
La storica campana riporta ai tempi della Grande Guerra, e in particolare alla parte conclusiva combattuta nelle zone del Piave: “Gli austriaci avevano rimosso i bronzi dei campanili per fonderli e realizzare armi e strumenti bellici, compreso quello di Sernaglia – spiega l’arciprete don Mirko Dalla Torre – Nei primi anni dopo la Guerra, lo Stato italiano decise di ricostruire le campane sottratte alle parrocchie facendo scrivere anche i nomi dei Caduti in battaglia che risiedevano nel territorio comunale”.
La vecchia campana rivestiva quindi un ruolo importante per la storia e la stessa comunità di Sernaglia. L’usura del tempo, però, non l’ha risparmiata: “La costante percussione ha inevitabilmente creato una spaccatura nel bronzo, che risale ormai a oltre tre anni fa – prosegue il parroco –: dal giugno 2018 ci siamo infatti trovati costretti a suonare solo le due campane minori anche per le occasioni di festa”.
Una scelta obbligata, dunque, la completa sostituzione del bronzo più importante del terzetto sonoro. La stessa sorte era toccata alla campana mezzana, anche questa rovinata e rifatta negli anni cinquanta del secolo scorso.
“Il nuovo manufatto è stato pagato con il finanziamento da parte del Ministero competente – aggiunge don Dalla Torre – grazie all’interessamento della senatrice sernagliese Sonia Fregolent”.
Per il gioioso ascolto delle campane a festa e per le celebrazioni solenni si dovrà attendere ancora: “L’installazione e il posizionamento, oltre che la benedizione, del nuovo manufatto bronzeo avverranno dopo i prossimi lavori di manutenzione e ristrutturazione della cella campanaria – conclude don Mirko -, al termine dei quali le campane potranno finalmente riprendere a suonare a festa tutte e tre insieme”.
Nel frattempo, il nuovo manufatto verrà custodito a cura della parrocchia in un ambiente sicuro, al riparo dalle intemperie e da qualsiasi possibile agente di usura.
(Foto: don Mirko Dalla Torre).
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