Lavori al piazzale di viale Rimembranza e tempi per le pratiche edilizie: le risposte della giunta Villanova a Proposta Civica

I consiglieri comunali Natale Grotto e Rudy Mazzero, del gruppo di minoranza Proposta Civica, nelle scorse settimane avevano presentato due nuove interrogazioni all’amministrazione di Sernaglia della Battaglia. Nel consiglio comunale di venerdì scorso 30 settembre sono arrivate le risposte della giunta.

Un’interrogazione ha riguardato il piazzale antistante le scuole, spazio di sosta indispensabile per il buon funzionamento delle aree centrali del capoluogo.

I lavori appaltati avevano avuto avvio all’inizio dell’estate, con l’inibizione dell’uso del piazzale per la sosta e la manovra di veicoli. Al termine dell’estate, con la ripresa delle scuole e delle attività delle associazioni i lavori non sono ancora stati completati.

I consiglieri di opposizione hanno chiesto per quali motivazioni, se vi saranno maggiori costi e il motivo della scelta di piantumare salici piangenti.

“La sospensione dei lavori è stata determinata dall’impossibilità di procedere con l’esecuzione di alcune lavorazioni, che prevedono la realizzazione di pavimentazioni in calcestruzzo additivato con un disattivante, come comunicato dalla ditta esecutrice con una nota – ha spiegato il sindaco Mirco Villanova -. Tale tipo di lavorazione non può essere eseguito, o comunque è sconsigliabile, con temperature prossime o superiori ai 30 gradi, poiché può compromettere il risultato.

Rispetto al progetto esecutivo c’è la necessità di apportare alcune migliorie quali la predisposizione per la nuova casetta dell’acqua, il raccordo al marciapiede in zona Poste e la sistemazione del verde nell’area ovest. Le nuove opere determineranno un aumento dei costi di circa 12 mila euro, ricavati dal ribasso d’asta. Un ulteriore aumento di circa 49 mila euro è determinato dalla revisione dei prezzi 2022 richiesto dall’impresa appaltatrice.

Per i salici la scelta rientra in una complessità di fattori per l’equilibrio in cui si incontrano due sistemi, quello urbano e lo spazio aperto; per la sua caratteristica di pianta rustica, dal veloce accrescimento e resistente al freddo e all’umidità, per il suo portamento, per la flessibilità del rami, per la sua gestione perché non richiede importanti potature”. Il consigliere Grotto ha espresso qualche perplessità sull’utilizzo di questi alberi.

Per quanto riguarda il ritardo che viene accumulato, dopo i tempi di competenza comunale, dagli uffici provinciali per le pratiche edilizie che necessitano del parere dei “Beni ambientali” di Venezia, i consiglieri scrivevano che la situazione era provocata anche dalla decisione della giunta Villanova di non istruire più direttamente le pratiche e di trasferire la competenza alla Provincia. Un ritardo che costituisce un danno ai cittadini che attendono responsi ed autorizzazioni per poter iniziare i lavori sugli immobili di proprietà, vedendo spesso svanire opportunità ed eventuali incentivi.

Il vicesindaco Paola Balliana ha risposto: “Una sentenza del Consiglio di Stato del 2015 ritiene illegittima la commistione dell’attività paesaggistica e quella della trattazione delle pratiche edilizie. La struttura del nostro ufficio tecnico non aveva i requisiti per avere la delega alle funzioni paesaggistiche, in quanto non era possibile garantire la separazione di tutte le fasi del procedimento, pertanto la giunta non ha preso arbitrariamente la decisione di non istruire più le pratiche paesaggistiche, ma è stata costretta a comunicare alla Regione di non avere più i requisiti. A seguito della vostra interpellanza è stato chiesto riscontro alla Provincia. Al momento le pratiche in attesa di istruttoria sono sei. Siamo consapevoli che la situazione è critica e stiamo cercando una soluzione” ha concluso l’assessore. Grotto ha ribadito l’esortazione a sollecitare gli enti preposti.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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