Il crollo del ponte Morandi di Genova aveva fatto scattare un grande piano di ricognizione su tutti i ponti e viadotti della Marca: su 500 infrastrutture, quaranta erano state ritenute idonee per interventi straordinari di messa in sicurezza.
I primi undici interventi saranno finanziati dal Ministero con lavori che vanno dalla demolizione alla verifica sismica per un totale di 12,8 milioni di euro, ed entro tre anni la Provincia conta di vederli tutti realizzati.
Il monitoraggio dei tecnici del Sant’Artemio era stato rapidissimo. Nel giro di pochi giorni dalla richiesta dell’allora ministro Toninelli venne presentato un articolato piano: i progetti erano già nei cassetti, bastava metterli tutti insieme. Era necessario però stilare una lista delle priorità, e in cima sono finiti gli undici illustrati oggi dal presidente Stefano Marcon.
Gli interventi più importanti dal punto di vista economico sono quelli di demolizione e rifacimento: a Motta di Livenza sarà demolito e ricostruito un ponte sul Monticano per risolvere un problema idraulico di strozzatura dell’alveo del fiume, dato che le spalle sono troppo strette per la portata dell’acqua durante le piene (5 milioni di euro), con l’aggiunta di una pista ciclopedonale da parte del Comune; a Casale sarà demolito e ricostruito il ponte sul Sile della Zermanesa che raccoglie il traffico legato al Passante di Mestre, per rinforzare la struttura; nei Comuni di Susegana e Sernaglia della Battaglia il ponte sul fiume Soligo (2,5 milioni di euro) sarà allargato nella sezione, rafforzato per sostenere il traffico determinato dalla vicinanza del casello autostradale e con l’inserimento di una pista ciclopedonale.
Gli interventi “minori” sono: a Vidor l’adeguamento sismico e rinforzo strutturale del ponte sul fiume Teva, fra il centro cittadino e lo storico ponte sul Piave (554 mila euro); a Monfumo il rifacimento del ponte sul torrente Muson (714 mila euro) per eliminare la strozzatura che comporta allagamenti nella zona di Castelfranco; a Susegana il rinforzo strutturale dell’arco del ponte di pietra (169 mila euro); a Maserada sul Piave il rifacimento dei giunti di dilatazione del ponte sul ramo di Salettuol e a Cimadolmo il rifacimento del giunto di spalla sinistra del ponte (117 mila euro).
Ci sono poi tre ponti su cui parte una verifica della capacità portante e della staticità dei fiumi: quello di Monastier e Roncade sul Vallio (27 mila euro), quello di Mansuè sul Livenza (50 mila euro) e quello sul Meolo a Monastier (33 mila euro).
Questi saranno i primi a partire e la Provincia conta di completare i lavori a Monastier, Cimadolmo e Susegana entro la fine del 2022. Per gli interventi maggiori servirà bandire una gara europea, e questo significa che l’appalto potrebbe essere assegnato nel 2023, con il completamento dell’opera entro il 2024.
Il tutto, se saranno rispettati i tempi burocratici: entro 90 giorni il ministero dovrà esaminare le proposte della Provincia e dare i via libera, consentendo di partire con la progettazione definitiva. Ogni cantiere partirà dopo che sarà stata individuata una valida alternativa per la viabilità.
Non è stato inserito il grande ponte di Vidor, che richiederà un iter diverso: a stretto giro verrà assegnato l’incarico per lo studio di fattibilità del nuovo ponte, senza abbattere quello esistente; è stimato un importo di 40 milioni di euro. I tempi non sono ancora maturi.
“Gli 11 interventi per i quali abbiamo chiesto il finanziamento riguardano 13 Comuni trevigiani e uno veneziano – spiega il presidente Marcon – Ci sono opere importanti come i rifacimenti integrali a Motta, Casale e Susegana-Sernaglia, altre operazioni fondamentali per la messa in sicurezza. Il nostro impegno è costante, dal monitoraggio delle infrastrutture alla progettazione. Dopo i lavori sulle scuole superiori, presentiamo questi fondamentali interventi per la viabilità a cui si aggiungono i 2 milioni di euro per interventi di somma urgenza 2020-21, i fondi per la sicurezza stradale, la coprogettazione con i Comuni, il milione di euro per sistemare la dorsale sul Grappa, e tutta la manutenzione ordinaria e straordinaria”.
E gli altri ponti che erano stati inseriti nella prima, ampia lista al ministero? “I progetti ci sono, quando arriveranno i finanziamenti potremo intervenire – assicura Marcon -. Quando ci sarà il prossimo bando, inseriremo anche gli altri”.
(Foto: Provincia di Treviso).
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