Sono quattro i “Panevin” dei quali l’amministrazione comunale ha consentito l’accensione la sera del 5 gennaio, oltre al falò per la ricorrenza di Sant’Antonio abate del prossimo 17 gennaio.
Con l’ordinanza 66/19, il sindaco di Sernaglia della Battaglia Mirco Villanova ha dato il via libera all’accensione, il giorno 5 gennaio 2020, di quattro Panevin frazionali.
I falò propiziatori si svolgeranno a Sernaglia nel piazzale di viale della Rimembranza, a Fontigo nei pressi degli impianti sportivi, a Falzè di Piave nel parco del Pedrè e a Villanova in via dei Buschè.
È stata consentita anche l’accensione del falò in via Fossaloi a Falzè di Piave il 17 gennaio per la ricorrenza di Sant’Antonio abate, il tutto in deroga ai divieti del regolamento di polizia rurale e a patto che i falò abbiano le seguenti caratteristiche: carattere collettivo e aggregativo opportunamente divulgato al pubblico, altezza massima del cumulo pari a 5 metri, diametro massimo alla base di 5 metri o comunque superficie di ingombro equivalente (20 mq), utilizzo di sole ramaglie e legno vergine secchi con basso contenuto di umidità per limitare la fumosità e privi di fogliame e/o aghi.
I falò dovranno essere gestiti secondo le prescrizioni impartite dalla Questura di Treviso in materia di accensioni pericolose.
“I falò della vigilia dell’Epifania sono una delle più antiche tradizioni del nostro territorio, momento di socialità che vede la comunità riunirsi intorno allo stesso fuoco, e come tali meritano di essere difesi e sostenuti” – si legge in un passaggio dell’ordinanza contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica concernente disposizioni volte al contenimento degli inquinanti nell’aria del territorio comunale in occasioni dei tradizionali falò epifanici.
Resta inoltre in vigore fino al 6 gennaio l’ordinanza sindacale tesa a limitare l’utilizzo di materiali esplodenti e fuochi d’artificio.
(Fonte: Comune di Sernaglia della Battaglia).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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