Ci si aspettava un consiglio comunale diverso dagli altri e così è stato. A Sernaglia ieri sera, giovedì 29 aprile, come preannunciato, Gesus Bortolini ha annunciato le sue dimissioni da vicesindaco, rimarrà consigliere.
Si è verificata una spaccatura nella maggioranza e quasi incredibilmente l’opposizione, Proposta Civica con Natale Grotto ha tenuto a galla la Giunta Villanova, astenendosi al voto che, se associato a quello del resto delle opposizioni, avrebbe bloccato ogni azione della maggioranza (sei a sei, anche con l’assenza della senatrice ed ex sindaco Sonia Fregolent) sulla delibera delle casse di espansione su Piave.
Ma facciamo un passo indietro. Le dimissioni di Bortolini, come detto nei giorni scorsi, sono state un fulmine a ciel sereno per sindaco e Giunta. L’ormai ex vicesindaco ha voluto far chiarezza riguardo le motivazioni di tale scelta accusando apertamente il sindaco Mirco Villanova.
“Una decisione che è la conseguenza di una serie di comportamenti che si sono susseguiti nel corso di questi anni – afferma Bortolini – Nessuno ha mai negato il suo ruolo di sindaco, ma non condivido la scelta di mettere in un angolo chi per dieci anni ha lavorato per raggiungere i risultati che hanno portato alla sua vittoria, valorizzando al contrario chi non lo merita in alcun modo”.
“Una questione mai affrontata in modo approfondito è la sicurezza idraulica del fiume Piave, (ieri all’ordine del giorno) si è previsto di approvare una delibera – continua – che non prende nessuna posizione netta. Lei sembra più impegnato a cercare un equilibrio che non scontenti nessuno piuttosto che una posizione chiara che tuteli il nostro territorio”.
Un rapporto che, con il passare del tempo, si è incrinato tra i due, dopo però, come ammette però lo stesso primo cittadino, senza aver mai potuto chiarire eventuali problematiche. A questo si è aggiunto poi il malessere della consigliera Luciana Giotto, che ha accusato il sindaco di avere escluso lei e Bortolini dal pre Consiglio
“Sono triste e deluso – spiega Villanova – Mi sorprende che una decisione così delicata sia stata presa senza nessuna condivisione e confronto con me o con gli altri in Giunta. Hai partecipato approvando favorevolmente e senza mai esporre perplessità durante i consigli. Mi domando perchè non hai mai espresso in quei momenti la tua contrarietà, perchè hai sempre accettato e ora vediamo questa nota sfavorevole e di assenza di obiettivi comuni”.
“il vicesindaco deve avere un ruolo strategico ma talvolta questo ruolo è venuto meno, magari mi sbaglio, – precisa il primo cittadino – però in alcune occasioni è stata richiesta presenza, a eventi quando io non c’ero, di carattere istituzionale, senza avere riscontri positivi. Purtroppo parlano anche i fatti e le assenze fatte, da inizio mandato ho riscontrato da parte tua 32 assenze su 100 giunte. Un tasso di assenza quasi del 30%. non possiamo solo attribuire la colpa ad altri”.
Sul tema scottante, ovvero quello Piave, che ha avuto anche la partecipazione dell’ingegner Antonio Rusconi, il Consiglio è entrato nel vivo al terzo punto all’ordine del giorno, quello riguardante le casse di espansione di Ciano del Montello, che è stato uno dei motivi dell’addio di Bortolini.
Il sindaco, come ha più volte ribadito la contrarietà della Giunta alla diga di Falzè, opera tra l’altro esclusa dallo stesso Rusconi, ha rimarcato la necessità di accelerare l’iter di avvio delle gestione integrata tramite il Contratto di fiume
La reazione delle opposizioni di Proposta Civica e di Con Noi non è però tardata ad arrivare, dove i gruppi ha affermato che un tema delicato come quello della diga e delle casse non deve essere trattato in questo modo e che ci devono essere più confronti tra maggioranza e opposizione.
L’astensione al voto da parte di Proposta Civica a sorpresa ha sancito la resistenza della Giunta Villanova, ora, però a Sernaglia i dubbi sono ancora molti.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it