Ogni anno ormai è la stessa cosa e naturalmente anche questa estate ha avuto momenti di particolare disagio per le famiglie e gli abitanti di Villanova e Borgo Breda a Sernaglia alle prese con gli odori nauseabondi che arrivano dal vicino allevamento agricolo, a cui una ordinanza sindacale del 2015 imporrebbe di “organizzare cicli di allevamento in modo tale da evitare la fine del ciclo stesso nel periodo estivo in cui le temperature più elevate (e questi giorni sono caldissimi, ndr) accelerano i processi di degradazione biologica”. Il problema secondo gli abitanti sarebbe la carenza di controlli “Altrimenti – sostengono – non sarebbe così la situazione”.
Alla sera quando sarebbe il momento di arieggiare le case, i residenti sono infatti costretti a tenere chiuso per non far entrare gli odori e gli insetti, e così ieri sera una dozzina di famiglie si sono riunite e hanno inviato una lettera a tutti gli enti interessati a suo tempo dalla questione, compresi Arpav, Provincia e Comune, Nas e Ulss.
“Dopo l’ennesima estate di odori nauseabondi e presenza di mosche oltre la normale sopportazione gli abitanti di Villanova e Borgo Breda non sono più disposti a tollerare tale situazione – hanno scritto -. Tenuto conto delle lamentele, sia verbali che scritte, poste alla Vostra Attenzione durante questi anni gli abitanti della frazione di Villanova richiedono, in base all’ordinanza n. 35 del 10/07/2015, nonché le successive disposizioni dell’ordinanza n. 36 del 07/08/2015, la documentazione comprovante che gli organi incaricati, in particolare, la Polizia Municipale del Comune di Sernaglia della Battaglia, il Comando carabinieri per la tutela della salute (N.A.S.) di Treviso ed i Servizi Veterinario, di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli ambienti di Lavoro dell’Azienda Ulss n. 2 (ex n. 7), abbiano effettuato i controlli per il rispetto delle condizioni imposte dalle stesse ed in particolare dall’ Ulss 7 ora denominata Ulss 2 Marca Trevigiana, come da loro comunicazione del 15 luglio 2015. Attendiamo un Vostro celere riscontro considerando che anche durante l’estate in corso l’allevamento risulta a pieno regime”.
Prima di attivarsi con nuove proteste attenderanno i responsi, ma la fiducia è piuttosto limitata. A suo tempo si fecero dei controlli, e anche i titolari dell’allevamento, dispiaciuti, ammettendo che per una settimana per certe lavorazioni c’è un po’ di odore, dissero che era impossibile fermare completamente ciclo di produzione tra maggio e settembre.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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