Sernaglia, riqualificazione dei Palù: il progetto per la bonifica dell’habitat prosegue nonostante la pandemia

Riqualificazione dei Palù, il progetto presentato nel 2019 sta procedendo nonostante le difficoltà generate dalla pandemia, con l’obbiettivo di ricreare gli habitat originari del sito 

Si sono svolti recentemente alcuni lavori di manutenzione del terrritorio come la potatura delle spiepi e il taglio di alberi non compatibili con l’habitat dei Palù. Lavori, questi, alla base di un corretto intervento di ripristino del sito, anche se a volte nella fase delle lavorazioni possono essere visti come impattanti, viste le grandi dimensioni raggiunte da queste piante a causa di una loro non corretta manutenzione, spesso mal eseguita nel corso degli anni.

Anche la Regione Veneto, dopo lo scorso sopralluogo del mese di ottobre, ha promosso gli interventi di manuntenzione confermando che non hanno determinato alcun pregiudizio agli habitat protetti.

Viste le caratteristiche dei terreni acquisiti dai Comuni partner, per l’esecuzione dei lavori progettuali, alcune azioni originariamente previste sono in fase di rivalutazione per ricalibrare il progetto e renderlo ancora più attento e rispettoso della storia e delle potenzialità delle aree. L’azione di riproposizione di marcite è sicuramente una delle azioni più attenzionate ed ora in corso di revisione.

In relazione all’azione forse più importante del progetto: il “Contratto dei Palù” era, ed è stato previsto come il risultante di un diffuso e complesso processo partecipativo, indispensabile a rafforzare il senso di appartenenza territoriale e per condividere con la “Comunità Locale” le modalità più corrette e utili alla gestione di queste aree.

Focus del “Contratto” è l’identificazione di una modalità di conduzione dei prati umidi capace di assicurare anche un minimo di redditività, cercando di risolvere il punto nodale di questa possibilità che è rappresentata dal come prevedere l’aggregazione delle singole e piccole particelle per ottenere porzioni di territorio la cui dimensione consenta la redditività ricercata, preservando l’obiettivo prioritario di preservazione degli habitat.

Purtroppo la pandemia che sta ancora creando enormi problemi a tutto il mondo ha impedito il prosieguo degli incontri programmati con la popolazione e i proprietari interessati al progetto. Si sta comunque studiando la possibilità di poter interagire con il pubblico usando strumenti alternativi, al fine di arrivare allo scopo del progetto: Il Contratto dei Palù. Nel contempo, la Commissione Europea concederà la giusta proroga, fondamentale per il recupero del tempo perso e del raggiungimento dell’obiettivo.

La priorità del progetto rimane comunque la conservazione della biodiversità dell’area e degli habitat prativi attraverso lo sviluppo di nuovi modelli di gestione sostenibili economicamente e rispettosi delle caratteristiche del territorio dei Palù.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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