Residenti contro l’allevamento di tacchini e i cattivi odori che propaga nell’aria. Succede in località Villanova nel Comune di Sernaglia della Battaglia, dove da alcuni anni i cittadini lamentano un problema che si verificherebbe puntualmente nella stagione estiva.
Il responsabile sarebbe l’allevamento di tacchini “Le Vianelle” di via Busche (nelle foto), dove vengono fatti crescere circa 34 mila volatili da carne. Storicamente, a Villanova il problema dei cattivi odori era sempre stato legato alla ditta di produzione di uova Maia, sita poco distante nel Comune di Pieve di Soligo, ma che da tempo ormai avrebbe adeguato gli impianti e risolto una volta per tutte il problema dei miasmi liberati nell’aria.
Le esalazioni proverrebbero dunque dalla Vianelle, contro la quale anche nelle scorse estati è arrivata più di una segnalazione al municipio di piazza Martiri della Libertà.
“A giugno è sempre così: al mattino e verso sera l’aria diventa irrespirabile e siamo costretti a barricarci in casa – denuncia Andrea Meneghin, residente a Villanova – L’azienda è tenuta a fermare l’allevamento durante i mesi estivi, perché il caldo provoca i cattivi odori che si propagano nell’aria, ma questo non avviene. Proprio quest’oggi, infatti, stavano finendo di svuotare l’allevamento dagli escrementi dei tacchini (nella foto sotto) e ciò vuol dire che gli animali erano presenti fino a pochi giorni fa, dunque quasi per tutto il mese di giugno. A volte l’aria è quasi irrespirabile, senza contare la proliferazione di insetti come mosche e zanzare”.
In via Busche è presente da tempo un allevamento di tacchini e nel dicembre 2013 la ditta era stata messa sotto sequestro, a seguito di un’ispezione dei Nas dei Carabinieri di Treviso. La proprietà dei fabbricati è della Sarra95 Sas, che fino al 2013 li aveva affidati alla Flaffy Srl, alla quale è poi subentrata la Vianelle, che nel 2015 ha fatto ripartire l’allevamento dopo aver provveduto a rimettere a norma la struttura.
“Abbiamo effettuato diversi controlli negli ultimi giorni – riferisce il vice sindaco di Sernaglia della Battaglia, Natale Grotto – e abbiamo riscontrato che è stato sforato il termine concesso per il mantenimento dei capi all’interno dell’allevamento. Si tratta di un “vuoto sanitario” necessario a risanare gli spazi e che faceva parte dell’accordo firmato quando ricominciò la produzione tre anni fa, una delle condizioni concordate appositamente per evitare il problema dei cattivi odori. Ora, ufficio ambiente e Polizia locale dovranno valutare a quale tipo di sanzioni andrà incontro l’azienda”.
I titolari dell’allevamento, dal canto loro, sostengono che il problema sia stato ingigantito rispetto alla sua misura reale. “Siamo rattristati per l’accaduto, cerchiamo sempre di metterci il cuore in quello che facciamo – fanno sapere dalla Vianelle – Ogni 150 giorni circa avvengono il carico degli animali cresciuti e la pulizia degli ambienti, e solo in quelle occasioni si sente un po’ di odore nell’aria, per circa una settimana. Nel nostro allevamento manteniamo sempre un alto livello di attenzione, ma non possiamo di certo pensare di fermare completamente la produzione tra maggio e settembre”.
(Fonte: Edoardo Munari © Qdpnews.it).
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