Il corpo di Anica Panfile potrebbe essere stato gettato da un ponticello in un canale e trasportato dalla corrente fino al luogo dove domenica scorsa è stato ritrovato da un pescatore.
Sembra dunque scartata l’ipotesi che chi l’ha uccisa si sia liberato del corpo dal viadotto dell’autostrada: troppo alti i parapetti di sicurezza per gettare il corpo in acqua da quel punto.
Gli investigatori, coordinati dalla Procura di Treviso, stanno anche visionando le telecamere di sicurezza presenti in quasi tutti i varchi di accesso al Piave, mentre nei giorni scorsi i Carabinieri del Comando provinciale di Treviso hanno raggiunto il ponticello, dove alcune persone hanno deposto dei fiori, per ulteriori accertamenti.
Gli investigatori sperano di risalire dalle immagini registrate dalle telecamere a chi si è liberato del corpo. Al momento nessuna ipotesi viene scartata, neppure quella della presenza di complici.
È arrivato in Italia anche l’ex marito di Anica, con la quale la donna si era separata, che sembra sia stato sentito dai Carabinieri. I militari stanno indagando per cercare di capire il momento esatto del suo arrivo nella Marca, che potrebbe anche essere precedente alla scomparsa della donna.
Introvabili al momento la borsa e il cellulare di Anica. Soprattutto nel suo telefonino potrebbero esserci elementi utili alle indagini per cercare di risalire a chi l’ha voluta morta.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it