46 studenti dello Iuav di Venezia regalano un lungo futuro al castello di Collalto: presentati i loro progetti per rivalorizzare il sito

Il castello di Collalto, dichiarato di particolare interesse artistico e storico e sottoposto a vincolo di tutela, è l’oggetto dell’accordo firmato lo scorso settembre tra Università Iuav di Venezia, Comune di Susegana e la società agricola Armonia Verde.

Nella giornata di giovedì, nella sede Iuav del Cotonificio Veneziano, gli studenti del corso di laurea magistrale in Architettura hanno discusso delle loro proposte progettuali per il castello con Vincenza Scarpa, ex sindaco e attualmente consigliere del comune di Susegana, con Giuliana Collalto e Filippo Fernè, della società agricola Armonia Verde, con Antonio Menegon, presidente di ArcheoSusegana, e con Luca Mazzero, referente organizzativo del protocollo d’intesa.

Questo incontro è l’esito di un percorso che ha impegnato 46 studenti di architettura, coordinati da Mauro Marzo, docente di Progettazione architettonica e urbana, e da Anna Saetta, docente di Tecnica delle costruzioni.

I progetti degli studenti si sono sviluppati con l’intento di valorizzare il castello ponendo attenzione ai temi della messa in sicurezza del bene e della sua accessibilità inclusiva, anche in vista di una fruizione turistica appropriata al luogo.

Il loro lavoro si è concentrato sulla riproposizione delle volumetrie perdute nel bombardamento della Grande Guerra, da destinarsi a usi culturali, espositivi e ricreativi, e sulla sistemazione degli spazi pubblici con un sistema di punti panoramici e percorsi pedonali: spazi studiati per un turismo lento, colto, interessato alla storia di questi territori.

Massima attenzione è stata posta al rapporto tra il nuovo organismo architettonico e il suo contesto, anche attraverso la conoscenza dei principi della progettazione strutturale, necessari alla comprensione del comportamento statico e sismico del manufatto e dunque alla sua salvaguardia.

Il comune di Susegana – commenta Vincenza Scarpa – ha percorso insieme a Iuav un’opportunità interessante e propedeutica al recupero del manufatto e di una parte del territorio ricco di storia come il borgo antico di Collalto. Con grande entusiasmo abbiamo accolto gli studenti e oggi ne leggiamo le fresche progettualità. Elogiamo questa sensibile apertura al territorio che l’università Iuav di Venezia dimostra”. 

Soddisfazione anche da parte di Giuliana Collalto e Filippo Fernè per il percorso intrapreso assieme al comune e all’ateneo veneziano: “Il lavoro svolto dagli studenti è di grande importanza per indirizzarci in una futura valorizzazione del castello di Collalto con finalità turistiche culturali e di accoglienza”

“Collalto è un paese distrutto dalla Grande Guerra che conserva rare vestigia di un passato ricco di storia – commenta invece Antonio Menegon, profondo conoscitore della storia del castello e del borgo -. Lo hanno mantenuto in vita una popolazione molto radicata e, Festeggiamenti Collalto, che promuove un festival organistico internazionale, una rassegna teatrale e tante altre occasioni di incontro ed eventi di cultura. È stata una lunga opera di resistenza. Ora, con le loro idee, studenti e docenti dell’università Iuav di Venezia provano a dare un futuro a questo castello e a questo borgo e il fatto che a farlo sia una istituzione universitaria dà ampie rassicurazioni sul carattere di salvaguardia e valorizzazione del luogo che necessariamente i progetti devono avere“. 

Secondo la docente Anna Saetta la sfida che gli studenti hanno raccolto e risolto, ciascuno con una propria caratterizzazione, è stata quella di saper coniugare un’idea progettuale, da collocare in un contesto di grande fascino nel rispetto dei principi della conservazione, con le necessità della sicurezza delle opere e dei loro fruitori. “Il principio del “conservare in sicurezza” ha consentito ai nostri studenti, ad esempio, di utilizzare le nuove realizzazioni per stabilizzare parti di muro arrivate fino a noi, e allo stesso tempo di rispettare la loro identità.”

Alla soddisfazione della docente universitaria fa eco anche quella del collega Mauro Marzo: “La storia ci consegna un luogo straordinario sia per la sua collocazione territoriale che per le vicende remote e prossime che lo hanno segnato. Ereditiamo resti di grande valore e, insieme a questi, vuoti generati dai bombardamenti. Di ciò che resta e di ciò che non è più visibile i progetti degli studenti e delle studentesse della magistrale in Architettura Iuav fanno tesoro, ipotizzando la riproposizione di quelle figure architettoniche che connotavano ab antiquo il profilo di Collalto e ridisegnando quelle relazioni con il paesaggio purtroppo perdute durante la Prima Guerra Mondiale”.

L’iniziativa nasce nell’ambito delle attività promosse dal cluster di ricerca “CultLand Paesaggi Culturali/Cultural Landscapes” coordinato da Viviana Ferrario e Mauro Marzo: un qualificato polo di ricerca nel settore del paesaggio, inteso quale elemento decisivo per il benessere delle popolazioni e la qualità del territorio, importante motore di sviluppo sociale ed economico, e ambito di indagine scientifica e azione progettuale a diverse scale.

(Foto: Università Iuav di Venezia).
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