Continuano le polemiche social e i confronti, anche accesi, sul rischio dell’assenza del Luna Park alla sagra parrocchiale di San Carlo Borromeo a Ponte della Priula.
Nella frazione di Susegana non si parla d’altro e i botta e risposta, nei social come nei bar e nei luoghi di ritrovo del paese, non accennano a diminuire.
Se da una parte c’è l’amministrazione comunale di Susegana che parla di problemi burocratici relativi ad un piano di occupazione, con autorizzazioni, distanze e via d’accesso per i mezzi di soccorso, dall’altra ci sono i giostrai e molti cittadini che lamentano di essere stati privati di uno degli aspetti più belli della loro festa: le amate giostre che, da sempre, sono l’emblema di questo tipo di sagre, soprattutto per i bambini.
“Non siamo noi a non voler lavorare per il divertimento dei vostri figli – scrivono i giostrai in un gruppo social di Ponte della Priula – Abbiamo affrontato varie spese tra cui allacciamenti Enel per poter esercitare nel vostro paese. Siamo in 15 famiglie anche noi e non poter guadagnare per i nostri figli è un grosso problema. Ci sentiamo presi in giro dal Comune di Susegana e, soprattutto, dal sindaco che non sa prendere una posizione nei nostri confronti”.
Ai legittimi sfoghi, che mantengono comunque un equilibrio nell’uso delle parole, si sono aggiunti commenti e insulti, anche pesanti, nei confronti del sindaco di Susegana, Vincenza Scarpa, “rea di aver impedito” ai suoi cittadini di potersi divertire nella loro sagra secolare.
Il sindaco Scarpa, cercando di chiarire alcuni aspetti chiave della vicenda, ha spiegato che i problemi burocratici possono essere risolti presentando la corretta documentazione già da questa mattina, giovedì 31 ottobre 2019, allo sportello del commercio.
Anche il vicesindaco di Susegana, Alessandro Pettenò, ha utilizzato i social per cercare di riportare un po’ di ordine sulla vicenda: “Diverse settimane fa ci siamo interfacciati con chi aveva in mente qualcosa e pure con il Gap (gruppo Aquiloni Priula) proprio per fare in maniera tale che il centro del paese potesse essere coinvolto nuovamente. Grazie all’intervento di diversi volontari, sono state recuperate due zone private che avrebbero potuto ospitare diverse attrazioni ovvero il parcheggio della chiesa e il parcheggio privato antistante. Trovate le aree ci siamo preoccupati tutti insieme di predisporre un calendario con la chiusura di via Tempio Votivo per permettere che la sagra potesse svolgersi in completa sicurezza”.
“Purtroppo – conclude il vicesindaco Pettenò – all’ultimo (una settimana fa) sono sorti problemi in merito alla disposizione delle attrazioni che, non accordandosi su come disporsi nel rispetto del piano di sicurezza, hanno deciso di abbandonare l’idea di una sagra in centro paese per volersi spostare al di là della stazione”.
Pronta la riposta di alcuni giostrai che hanno replicato dicendo: “La nostra piantina è stata presentata il giorno 26 ottobre ore 11.30 con tutte le attrazioni e le vie di fuga, compreso il piano di sicurezza. Purtroppo, le giostre non sono un banco del mercato e ci vogliono ore ed ore per montarle. Abbiamo montato e smontato le attrazioni al Mireba perché abbiamo avuto parere negativo. Ci sentiamo ora presi in giro più che mai considerando che non siamo dei bambini o dei burattini”.
“Questa situazione – concludono i giostrai – è stata creata dal Comune di Susegana, non siamo stati accolti nella maniera idonea e siamo dispiaciuti di tutto ciò. Non siamo intenzionati a montare per far capire ai cittadini che l’ultima decisione di oggi (ieri), alle ore 19, era un parere negativo da parte del vicesindaco”.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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