Alla Electrolux e in altre aziende maggiori 4 ore di sciopero contro lo sblocco dei licenziamenti e per maggiori controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Le organizzazioni sindacali nazionali e trevigiane, in modo unitario, faranno sentire domani (in diverse regioni già da oggi giovedì) la loro voce con uno sciopero di 4 ore in uscita: nel mirino ci sono la sicurezza sui luoghi di lavoro da aumentare e nello stesso tempo la decisione del Governo sullo sblocco dei licenziamenti.

In particolare, l’appello all’adesione parte dallo stabilimento Electrolux di Susegana dove le Rsu hanno pubblicato un manifesto nel quale vengono messe sotto accusa proprio le multinazionali e le “imprese predone”. “Serve uno stop al loro arbitrio – viene spiegato – per chiedere più controlli sicuri a tutela dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Meno controlli è uguale a più morti”. Per i rappresentanti dei lavoratori della multinazionale di Susegana ci sono troppi morti, troppi licenziamenti e troppa precarietà. In una parola, “troppa deferenza”.

Quindi domani, venerdì 30 luglio, si smette 4 ore prima della fine del proprio turno mentre i lavoratori a part -time orizzontali che già fanno solo 4 ore al giorno non lavorano. “E questo varrà – dicono le Rsu – per tutti gli orari di lavoro e tutti i reparti e aree, Genesi ed impiegati compresi”.

In realtà lo sciopero non riguarderà solo la fabbrica del coneglianese: gli scioperi sono indetti dai sindacati metalmeccanici in modo articolato entro il 30 luglio in tutta Italia.

La motivazione principale per questi sarà quella di contestare la decisione del Governo sullo  sblocco dei licenziamenti, ma sottintende anche la precisa scelta di lottare contro precarietà e licenziamenti improvvisi delle imprese, in particolare proprio le multinazionali, e per quanto riguarda le sempre più numerose morti sul lavoro chiedere alle Usl controlli preventivi in tutte le imprese.

(Foto: Facebook Skatenati Electrolux)
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