Altri due positivi al Covid nello stabilimento Electrolux di Susegana: collegamenti con gli altri contagiati

Dopo le ultime buone notizie dello scorso sabato 5 settembre 2020, con l’accertamento della negatività di tutti i dieci lavoratori sottoposti alla prima tornata di tamponi, arriva una nuova “doccia fredda” per lo stabilimento Electrolux di Susegana con due nuovi positivi al Covid-19.

Uno di loro, già sospeso in quarantena, è risultato positivo al secondo tampone ed è collegato all’operaia del cluster dell’Aia di Vazzola.

Il secondo positivo è un operaio della linea 4, la stessa linea dell’ultimo positivo, con il quale condivideva anche il turno.

L’azienda ha quindi sospeso altri dieci operai in via cautelativa: gli stessi dovranno fare il tampone con successiva quarantena fiduciaria.

Gli operai hanno avuto dei rapporti stretti con il nuovo positivo e questo aspetto ha generato molta preoccupazione tra i lavoratori che hanno paura che si possa verificare una situazione simile a quella dell’Aia di Vazzola.

Ricostruendo i contagi all’interno dello stabilimento Electrolux di Susegana bisogna partire con il primo caso che ha riguardato una donna ghanese, madre di un lavoratore 25enne dell’Aia di Vazzola.

La signora, un’operaia della linea 3 pre-montaggio, aveva fatto il tampone lo scorso giovedì 27 agosto e nella giornata di venerdì 28 agosto ha avuto la conferma della positività al Covid-19 (oltre all’operaia e a suo figlio, in famiglia è risultata positiva anche la figlia).

Giovedì 3 settembre è arrivata la notizia del secondo caso di positività al Coronavirus all’interno dello stabilimento Electrolux di Susegana: in quell’occasione è stata accertata la positività al Coronavirus per un riparatore trevigiano con una vita sociale poco attiva.

L’uomo, un operaio della linea 4, oltre a frequentare il suo posto di lavoro e l’abitazione, in questi mesi si è recato solo al supermercato per fare la spesa.

A complicare il caso è stata l’assenza di contatti conosciuti con potenziali positivi, nessun rapporto diretto o indiretto con il cluster dell’Aia e neanche delle ferie o degli spostamenti particolari che facessero supporre un contagio importato.

I due nuovi positivi di oggi sono quindi collegati con gli operai già contagiati dal Covid-19 e ora i lavoratori dell’Electrolux stanno cercando di ricostruire i contatti che possono aver avuto con questi lavoratori per capire se c’è il rischio concreto di essere stati contagiati a loro volta.

Aggiornamento delle 18.30:

Dopo accurate verifiche, il nuovo positivo, pur lavorando nello stesso turno e nella stessa linea dell’ultimo caso di positività al Covid-19 nello stabilimento Electrolux di Susegana, non risulta aver avuto contatti con il riparatore trevigiano. Per i rappresentanti sindacali dei lavoratori all’interno dell’azienda, questo costituisce un problema aggiuntivo serio.

“Stiamo sollecitando l’Ulss 2 Marca Trevigiana – ha dichiarato Augustin Bruno Breda, operaio e rappresentante sindacale Fiom – per un intervento straordinario con tamponi a tutti gli operai come condizione precauzionale utile ad evitare il rischio di un nuovo cluster come quello dell’Aia”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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