Asco Holding, la rivelazione di Susegana Libera: il Comune venderà le proprie quote

Riceviamo dal gruppo d’opposizione Susegana Libera (nella foto), in merito al consiglio comunale di questa sera e alla vendita delle quote Asco Holding, e pubblichiamo.

Dopo tanta reticenza da parte dell’amministrazione nel comunicare con chiarezza le proprie intenzioni solo ora ci è possibile comprendere la realtà dei fatti e la cosa preoccupa più di quanto pensassimo: stanno vendendo i gioielli di famiglia per pagare dei debiti.

Susegana libera chiese, con un’interrogazione, di discutere le intenzioni dell’amministrazione in merito alla possibilità di vendere le proprie partecipazioni in Asco Holding.

L’amministrazione ha avuto occasione di esprimersi nei due precedenti consigli e in una riunione di capigruppo ma non lo ha fatto, non ha accennato all’intenzione di vendere né tantomeno è stata esposta la motivazione a farlo.

Tuttavia venerdì scorso a margine di un pranzo, un ex consigliere ancora molto vicino alla giunta si è lasciato sfuggire questa affermazione: dobbiamo vendere le quote per pagare i debiti.

Non si è voluto dare credito a tale affermazione perché il contesto non aveva nulla di ufficiale ed era palesemente in contrasto con quanto in più consigli ci veniva assicurato, ovvero che il bilancio fosse in equilibrio e il mutuo della nuova scuola elementare fosse sostenibile nonostante sia il più grande mai contratto dall’ente.

Addirittura nell’ultimo consiglio ci è stato raccontato che Susegana è tra i primi 500 enti più veloci ad erogare i pagamenti, pertanto non vi era motivo di pensare che vi fosse la necessità di liquidità

Ieri abbiamo ricevuto dal segretario comunale un integrazione alla documentazione con due valutazioni ad opera di tecnici che esprimono parere favorevole alla vendita di azioni per l’estinzione di mutui e del prestito obbligazionario contratti dall’ente.

Così il quadro si è delineato e la chiacchera si è rivelata vera. C’è un prestito obbligazionario al quale non era mai stata fatta menzione che evidentemente ha interessi tali da auspicare la sua estinzione perché forse più onerosa degli interessi che percepiamo dai dividendi.

Sarà nostro compito stasera in consiglio raccogliere quante più informazioni possibili, compreso quando il Comune è ricorso al prestito obbligazionario e per quale ragione.

Nulla potrà comunque cambiare, la maggioranza ha deciso di vendere le quote della società che l’ha vista tra i Comuni fondatori nel 1956 ed ora è uno dei principali operatori del settore energetico in Italia e dovrà farlo perché è costretta, per rimediare ad errori di valutazione e scelte inadeguate.

I consiglieri

Gianni De Stefani
Annarita Bove
Maurizio Trentin
Andrea Zuccolotto
Carlo Giacomo Granzotto

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati