E’ durata un anno l’assenza dal lavoro alla Electrolux di Augustin Breda (nella foto), il delegato storico, e scomodo, della Fiom licenziato in tronco lo scorso 5 giugno 2017 dall’azienda, al suo ritorno dalla licenza matrimoniale. Dopo la causa vinta nella prima sentenza del giudice del lavoro di Pordenone, l’azienda ha contattato i suoi legali e lo ha convocato per avviare le procedure di reintegro.
Breda è arrivato in Electrolux ieri mattina, accompagnato dal segretario provinciale della Fiom Enrico Botter. Ha riattivato con l’azienda i precedenti strumenti di cui usufruiva, cioè il ripristino dei permessi della legge 104 per l’assistenza di un’anziana parente, e di sindacalista attivo. Aggiungendo quello del diritto allo studio come studente operaio, in quanto nell’anno di inattività si è iscritto all’università, facoltà di Giurisprudenza. Già il 6 giugno avrà un esame.
Quella di ieri è stata un primo approccio nel quale è stato stabilito il suo rientro definitivo tra la fine di questo mese e l’inizio di giugno per impegni di carattere sindacali che già aveva assunto. E’ stato assegnato alla linea 4 con un nuovo capo.
Il rientro di Breda è stato accolto con soddisfazione dai colleghi operai e delegati: numerose le attestazioni di stima e augurali che gli sono arrivate mentre con le ex Rsu ha effettuato un volantinaggio davanti all’azienda, distribuendo una copia della sentenza del giudice a chiarimento della sua posizione.
“Ho avuto anche attestazioni inattese da parte di qualche quadro e dirigente dell’azienda – ha detto Breda – Mi ha fatto piacere. Evidentemente qualcuno è cosciente che è stata fatta nei miei confronti una cosa sbagliata. Non porto rancore per nessuno, ma è evidente che licenziare un delegato per ritorsione come ha stabilito il giudice avrà ricadute anche a livello nazionale. Per ora ha messo in cattiva luce l’impresa”.
A livello sindacale per Breda tutto ritorna come prima: la prima cosa come ha assicurato anche qualcuno delle ex Rsu sarà ripristinare la rappresentanza sindacale dei lavoratori. Ma questa incombenza toccherà alle segreterie provinciali che dovranno indire le nuove elezioni. Avverrà nelle prossime settimane.
“La sfida sarà ancora quella delle condizioni di lavoro e dei ritmi, con le malattie professionali e condizioni di salute”, ha detto Breda. Ieri pomeriggio su questo c’è stato un ulteriore incontro in azienda tra delegati Rls della sicurezza Fim, Fiom Uilm con il direttore dello Spisal di Conegliano a cui i lavoratori hanno inviato una lettera di protesta e preoccupazione per le condizioni di lavoro sulle catene di montaggio.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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