“Che fine ha fatto Zaia con la sua proposta di liberalizzare l’A27 da Belluno a Mogliano? I trevigiani saranno costretti a rivolgersi a Chi l’ha visto? Ritrovi la parola e si rivolga ad Autostrade”.
La domanda è di Andrea Zanoni, consigliere del Partito democratico e primo firmatario di una mozione sottoscritta da tutto il gruppo in cui si chiede, vista l’inagibilità del ponte Bailey lungo la Statale 13 Pontebbana tra Susegana e Nervesa della Battaglia, di togliere il pedaggio sull’A27 nel tratto fra Conegliano e Treviso Sud.
“È un mistero il silenzio del governatore: appena un mese e mezzo fa proponeva di liberalizzarla in una situazione di normalità e per un tratto di quasi novanta chilometri con un costo stimato in 200 milioni, adesso che siamo in emergenza non si esprime, neanche per un tragitto lungo appena un terzo e un esborso di conseguenza assai più ridotto, qualche milione – prosegue Zanoni – L’appello dei 28 sindaci finora è rimasto inascoltato, visto che la stessa Autostrade ha fatto sapere che non ha ricevuto alcuna richiesta ufficiale. E quindi, se non ci sono domande, è impossibile dare delle risposte”.
“Nel frattempo abbiamo migliaia di pendolari costretti a fare un’ora in più di strada e code interminabili, intasando i ponti di Maserada e Vidor, con una spesa maggiore per il carburante non indifferente. La giunta si metta a tavolino con Autostrade per trovare una soluzione anche temporanea, almeno fino alla ripristino del ponte Bailey o, ancora meglio, alla riapertura del ponte della Priula, il cui restauro dovrebbe concludersi la prossima primavera. Se la Regione tace, anche il Governo comunque non lascia traccia: il ministro delle Infrastruttre Danilo Toninelli è venuto in Veneto ma non ha detto una sola parola sulla Marca trevigiana divisa in due a causa dell’impraticabilità di un ponte”.
(Fonte: Andrea Zanoni).
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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