È andato avanti Ugo Granzotto, 84 anni e originario di Susegana, maestro e prima tromba della Fanfara Alpina di Conegliano.
Una personalità molto conosciuta nel territorio locale, non solo per la presenza delle sue note nelle principali commemorazioni e cerimonie organizzate, d’ambito alpino e non, ma anche per l’avventura musicale vissuta in gioventù, quando era stato leader del complesso “Ugo e i Giovani”.
E proprio con la sua band aveva inciso un 45 giri nei primi anni Settanta, contenente il brano “Non so perché”, del quale lo stesso Granzotto era l’autore sia della musica che del testo, e “Balliamo ancora”.
Collaborava con la sezione degli Alpini di Conegliano, ma la sua tromba era protagonista indiscussa anche di rappresentazioni legate alla storia locale e al patrimonio delle tradizioni.
In questa veste aveva spesso affiancato il giornalista e storico locale Antonio Menegon, assieme al quale aveva curato la presentazione al pubblico dello stesso volume di Menegon “Piazzaròi e Casonèri. Quando i ragazzi della via Pal eravamo noi” nel 2013, oppure la rappresentazione “In un’isola di morte”dal 2008 fino allo scorso 2018, in occasione del Centenario della Grande Guerra.
Sono tanti i messaggi di cordoglio che si susseguono in queste ore, tra cui quello dello stesso Menegon, il quale ha ricordato come lo scorso 16 giugno il maestro Ugo Granzotto avesse fatto suonare per l’ultima volta le note della “Leggenda del Piave” e del “Silenzio”, in memoria dei 10 soldati cecoslovacchi fucilati a Collalto nel 1918.
“Ora la tromba di Ugo Granzotto non suonerà mai più – ha scritto Menegon – Il maestro è morto a 84 anni, dopo una vita intensa, fatta di lavoro, di sacrificio e di uno straordinario amore per la musica“.
“Ci lascia il ricordo di una persona buona e generosa – ha continuato lo storico – che ha contribuito a far crescere il valore della comunità in cui è vissuto”.
Parole a cui si aggiungono anche quelle della sezione degli Alpini di Conegliano, nella figura del presidente Gino Dorigo che ha sottolineato quanto Granzotto fosse una “persona speciale, semplice e sempre disponibile”.
“Lo abbiamo tutti nel cuore, perché ha accompagnato con la sua tromba gli Alpini che sono andati avanti – ha spiegato Gino Dorigo – Ugo ci ha sempre emozionato con le sue note: era una presenza gradita e apprezzata da tutti, sempre presente nelle adunate e nei raduni della sezione. Per noi la sua scomparsa è stata una notizia triste e ci lascia davvero un grande vuoto”.
Saranno in molti a ripensare in queste ore alle note musicali che Ugo Granzotto ha saputo donare al suo amatissimo territorio e a voler rendergli l’ultimo saluto martedì 30 giugno alle 15 nella chiesa parrocchiale di Susegana.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Web – alpini di Conegliano).
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