Electrolux, chiesto lo stop all’attività per il caldo. L’azienda risponde con raffrescatori e angurie

Come era successo a luglio, le temperature roventi di questi giorni stanno mettendo a dura prova i lavoratori nei cantieri e nelle imprese trevigiane.

Nello stabilimento Electrolux di Susegana i sindacati si fanno sentire ancora una volta, chiedendo maggiore attenzione per la situazione nella quale lavorano gli operai.

“Confronto in Electrolux tra Rappresentanti Sicurezza e direzione per la sospensione dell’attività – si legge in una nota delle Rsu -. Ma per ora la direzione propone per domani di integrare con l’anguria. Uno stallo da superare. Il Veneto passa in Bollino rosso, come tutto il Nord, con allerta 3 (il massimo) per l’ondata di calore del 23 e 24 agosto. Sono attese temperature attorno ai 40 gradi con alta umidità”.

“Le fabbriche e i luoghi di lavoro non climatizzati o all’aperto – continua -, nelle ore più calde devono sospendere l’attività. Ma pare che la prevalenza delle imprese in questa situazione non ci sentano e non intendano né sospendere le attività né ridurre i ritmi, almeno nelle ore più calde, mettendo così a potenziale rischio la salute e la sicurezza dei dipendenti”.

Il rappresentante sindacale della Fiom Cgil Augustin Bruno Breda sottolinea il fatto che le misure come acqua, integratori di sali minerali e anguria non risultano più adeguate all’aumento dei fattori di rischio.

“Anche queste misure minime in molte imprese non vengono adottate – evidenzia -. C’è da tenere presente che molte attività sono vincolate a ritmi e sforzi non modificabili in relazione alle condizioni ambientali, ma per loro caratteristiche di vincolo meccanico sono costanti e immutabili. Fattore che si somma a temperatura e umidità, innalzando lo stress termico anche per lo sforzo psicofisico”.

“È solo questa somma di fattori – conclude -, dove presenti, che deve essere valutata in questo frangente di rischio rosso e portare a soluzioni antropocentriche a esclusiva tutela di salute e sicurezza. È evidente che sono situazioni estreme che devono accantonare la visione mercatocentrica‘ e del profitto, come apparentemente sta accadendo”.

Dall’azienda fanno sapere che sono sempre attive le procedure di luglio per combattere il caldo: accensione dei raffrescatori adiabatici e distribuzione di anguria nelle giornate con livello di rischio rosso.

Fonti interne allo stabilimento parlano di un incontro nel quale sarebbe stato proposto uno slittamento dei turni, per esempio anticipando di un’ora l’inizio del primo turno, ma questa proposta non sarebbe stata accolta positivamente dalle Rsu.

È invece stata chiesta la cassa integrazione per il caldo ma, per il tipo di azienda e settore interessato, la legge italiana non considererebbe questa possibilità per i lavoratori dello stabilimento Electrolux.

(Foto: Wikipedia).
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