Electrolux di Susegana, scattano gli scioperi dopo la “strage di operai” in Italia. Rsu: “Sottovalutazione dei rischi e conseguenti infortuni in azienda”

Al via una serie di scioperi nello stabilimento Electrolux di Susegana per la “strage di operai” dell’ultimo periodo nel nostro Paese.

Articolati tra venerdì e sabato su tutti gli orari, gli scioperi sono stati indetti dalla Rsu Fim, Fiom e Uilm di fabbrica dopo le assemblee retribuite di mandato, che si sono tenute lo scorso mercoledì, con tutti i lavoratori.

Gli orari degli scioperi sono i seguenti: 1° ottobre turno sera (3 ore in uscita), 2 ottobre turno mattina (3 ore in uscita) e 2 ottobre turno pomeriggio (tutto il giorno).

La rabbia è emersa per l’inerzia sulla strage di operai con decine di morti sul lavoro nelle ultime settimane – spiegano dalle Rsu – e per i ripetuti infortuni, anche gravi, interni all’azienda, con una sensazione di sempre maggior inadeguatezza sul tema da parte della dirigenza interessata”.

Ma non mancano altri motivi di tensione per i quali la Rsu è chiara nelle sue richieste: no al Green pass così come è stato concepito (circa 1/3 dei lavoratori non è ancora vaccinato e “non si può pagare per andare a lavorare”), tamponi da fare in azienda con costo a carico di Electrolux, aumento delle paghe in virtù dell’aumento annunciato di luce, gas e benzina, invito al governo affinché salvi l’Acc di Mel (no alla chiusura della fabbrica di motori per frigo).

“C’è una critica sempre più diffusa tra i lavoratori verso l’operato del governo e per l’abbandono percepito e l’insana inerzia d’azione delle centrali sindacali – aggiunge Augustin Bruno Breda, operaio e rappresentante sindacale dello stabilimento Electrolux di Susegana – È necessario che cambino marcia e registro”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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