Electrolux, il 12 marzo l’incontro con il Ministro Urso

Non si è fatta attendere la reazione delle segreterie nazionali sindacali Fim-CislFiom-Cgil e Uilm-Uil dopo le dichiarazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, di convocare per il prossimo 12 marzo un incontro con all’ordine del giorno la situazione del gruppo Electrolux.

Le segreterie nazionali sindacali, infatti, hanno chiesto lo spostamento dell’incontro di procedura tra direzione di gruppo Electrolux e sindacati, previsto il 4 marzo, al 12 marzo in occasione della convocazione ministeriale in pari data.

“Ad oggi – spiegano i sindacati – la direzione Electrolux non ha risposto alla richiesta di incontro di procedura locale chiesta dalla Rsu Fim, Fiom e Uilm Electrolux di Susegana. Nel frattempo, per tutta la durata della procedura, che serve a ricercare un accordo tra le parti, non possono essere effettuati atti unilaterali dell’azienda collegati alla procedura stessa. Quindi niente lettere di licenziamento“.

I sindacati hanno ricordato i numeri degli esuberi degli impiegati in procedura: sede di Porcia (73), uffici del Centro di Information Technology di Pordenone (13), Susegana (34 unità), Forlì (38), Cerreto Ancona (5) e Solaro Milano (5).

A metà gennaio la multinazionale svedese aveva chiarito le ricadute occupazionali in Italia del nuovo piano industriale di riorganizzazione.

Nell’incontro con i sindacati di mercoledì 17 gennaio a Mestre, i vertici italiani di Electrolux avevano dichiarato 373 esuberi, 199 tra gli operai e 174 tra gli impiegati.

Electrolux aveva dato la disponibilità a escludere i licenziamenti coatti e a gestire le eccedenze attraverso accordi di uscite incentivate e subordinate al criterio della non opposizione individuale (uscite volontarie).

I sindacati avevano chiesto l’eliminazione della obbligatorietà dell’uscita per chi può agganciare la pensione e l’introduzione del part time volontario e della ricollocazione interna come strumenti alternativi di gestione degli esuberi.

Tra le richieste avanzate anche l’impegno a incrementare il novero delle postazioni per i lavoratori con ridotte capacità lavorative; l’introduzione dell’outplacement a supporto di chi sceglierà di uscire; la revisione in meglio degli incentivi vigenti con una voce aggiuntiva per chi opta per l’uscita in tempi brevi; il confronto mensile con i delegati di stabilimento su tutti gli aspetti applicativi dell’accordo a partire dalle dinamiche produttive e occupazionali.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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