Electrolux, settimana di ferie straordinarie e da settembre scatta la cassa integrazione: “Non arrivano i microchip per le schede elettroniche”


Ora è confermato: causa mancanza di microchip per le schede elettroniche, da settembre alla Electrolux di Susegana, oltre 900 dipendenti, comincerà la cassa integrazione visto che non sarà consentito il regolare funzionamento delle catene di montaggio.

Lo hanno comunicato questa mattina con un cartello le Rsu della fabbrica, sottolineando come l’azienda dopo l’accordo di qualche giorno fa intenda usufruire pure dal 16 al 20 agosto di una settimana aggiuntiva di ferie straordinarie.

La carenza di approvvigionamenti interessa le linee 1, 3 e 4, e non ci sono ancora i tempi certi per la ripresa regolare dell’attività.

La cosa sta preoccupando non poco anche il sindacato, che si tiene sempre in contatto con la direzione aziendale per capire l’evoluzione della crisi.

“La direzione Electrolux – conferma il delegato Fiom Augustin Breda – ha delineato un quadro fortemente critico per il conferimento della parte elettronica per le schede della produzione ad alta tecnologia che interessa le linee 1, 3 e 4”.

Il tutto, a parte la settimana di ferie aggiuntiva a quelle concordate, predispone alla certezza dell’apertura della Cassa integrazione a partire da fine agosto.

Ci saranno fermate di uno o due giorni alla settimana finché non si troverà una soluzione. Si stanno valutando anche una serie di alternative, anche prodotti sostitutivi, ma è evidente che si tratta di operazioni che richiedono un periodo medio lungo.

La situazione interessa tuttavia tutti gli stabilimenti Electrolux del freddo in Europa, e di altre linee produttive che necessitano l’uso di elettronica.

“La situazione viene definita preoccupante – continua Breda – perché i volumi e le vendite previste per il 2021 sono fortemente compromessi, non perché manchino richieste ma perché non si riesce a produrre. Al rientro dalle ferie, il 23 o 24 agosto, faremo un altro punto della situazione per definire l’apertura della procedura di Cassa integrazione per avere la possibilità di utilizzarla dalla settimana successiva“.

“La preoccupazione dell’azienda – conclude – è che i clienti si possano rivolgere ai competitors asiatici che non hanno questo problema essendo loro i produttori stessi della tecnologia elettronica”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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