Sciopero generale di otto ore per tutti i settori nella giornata di mercoledì 14 dicembre: è quanto emerge da una nota/appello della Rsu dello stabilimento Electrolux di Susegana, dopo la decisione presa durante le assemblee del 7 dicembre.
Il tutto avverrà in concomitanza con la giornata di sciopero generale proclamata in Veneto per i tagli e l’impostazione della Finanziaria che, secondo quanto si legge in una nota pubblicata dal gruppo Skatenati Electrolux, “impoverisce ulteriormente pensionati, lavoratori dipendenti e fasce più deboli della società”.
Rispetto alle pensioni la protesta riguarda la non modifica della Legge Fornero e il peggioramento della situazione dei lavoratori in generale.
“Aumentano gli anni e i requisiti per accedere a Opzione Donna e Quota 103 – sottolineano nella nota – oltre a tagliare ulteriormente parte degli aggiornamenti degli assegni pensione, già sotto l’inflazione, programmati nel 2023”.
Rispetto al tema dei “tagli sociali”, la critica riguarda il taglio delle risorse a scuola, sanità e servizi pubblici che fa da contraltare all’aumento della percentuale di spese destinate agli armamenti.
“Meno tasse a chi con Partita Iva guadagna tanto – continuano -, fino a 12 mila euro di tasse in meno, escludendo anche dal pagamento dell’Irpef comunale e regionale, atto che svuoterà le casse dei Comuni impoverendo le entrate utili ai servizi locali. Aumento dei costi dell’energia per tutti, dopo che lo sconto accise (gas e carburanti) di 30 centesimi al litro è stato portato a 15 centesimi (più 300 euro anno spese medie)”.
Sotto la lente di ingrandimento dei lavoratori e dei sindacati c’è anche l’incubo della precarietà: “Allungata l’età pensionabile, non bloccando la Fornero, che fa aumentare la precarietà nel lavoro visto che, se non escono i ‘vecchi’, non entrano stabilmente i giovani oggi precari in mille forme di contratti senza speranza di futuro”.
Si attaccano i voucher e “l’assunzione a ore, attraverso un buono, che sarà pagato per la prestazione fatta, forma che serve a coprire il lavoro nero e favorisce ogni imbroglio, sfruttamento e violazione delle tutele verso i lavoratori”.
“Tutto il contrario di quanto da tutti promesso – concludono -. Chiunque governi il nemico è uno solo: lavoratori dipendenti, pensionati e stato sociale. I loro amici sono liberismo e protezionismo per i ricchi. È tutto da rifare, si lotta per cambiare”.
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