Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: oggi le celebrazioni a Susegana e Ponte della Priula

In occasione del 102esimo anniversario della fine della Grande Guerra e della Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, l’amministrazione comunale di Susegana e la Consulta delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma hanno organizzato delle celebrazioni nel rispetto delle misure per il contrasto al Covid-19.

Non sono mancati il gonfalone della città, le bandiere e i labari di rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d’Arma di Susegana.

Si è partiti questa mattina alle ore 9.45 con il ritrovo in piazza Martiri della Libertà a Susegana e con l’alzabandiera alle ore 10.

Successivamente c’è stata la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti con il saluto del sindaco e il discorso del professor Daniele Ceschin.

Susegana 4novembre1
Nel pomeriggio celebrazioni anche al cippo in memoria dei caduti sul Piave a Ponte della Priula con il ritrovo, l’inquadramento dei gonfaloni e la presenza delle associazioni e delle autorità del Comune di Susegana.

Il programma ha previsto la benedizione del parroco di Susegana, don Andrea Sech, e il saluto del sindaco alle ore 15; in seguito c’è stato il discorso ufficiale del contrammiraglio Roberto Domini della Marina Militare Italiana oltre alla deposizione di una corona d’alloro prima della fine della cerimonia.

Per l’occasione Stefano Zuccolotto, amministratore della pagina Facebook “Sei di Ponte della Priula se” ha donato una bandiera italiana per ricordare i caduti.

Susegana bandierabis
“Ho voluto donare questa bandiera italiana innanzitutto per ricordare i nostri eroi che l’hanno difesa per noi (mio nonno Luigi Zuccolotto è un disperso nella guerra in Montenegro) per lasciarci la gioia e il dolore di onorarla in qualsiasi momento. – spiega Zuccolotto – Proprio ora, in un momento così difficile, dobbiamo sentirci uniti come lo erano loro per difendere un Paese, una cultura, un territorio ma soprattutto la famiglia e la vita. Ogni cittadino dovrebbe avere una bandiera in casa, guardarla e rispettarla dal sorgere del sole al mattino per poi salutarla al tramonto”.

“Ed è proprio qui che mi è sorto questo personale pensiero, – prosegue l’amministratore della pagina Facebook “Sei di Ponte della Priula se” – manca la nostra bandiera. Quando la sera rientro da lavoro e arrivo al ponte sul Piave, il ‘Fiume Sacro alla Patria’, vedo comunque una bandiera: il verde dei territori Unesco, il bianco delle nostre splendide Dolomiti e il rosso dei tramonti nei nostri fiumi”.

“Anche questi sono colori d’Italia – conclude – ma il vessillo è troppo importante per un figlio che torna a casa: è e rimarrà per sempre un riferimento puntuale con la vita di tutti i giorni. Spero che questa volta la bandiera rimanga a sventolare a lungo senza che sia rubata da ignobili mani: sottrarre in questo modo una bandiera significa rubare il cuore a un italiano”.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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