Grande partecipazione alle passeggiate storiche nella Collalto medievale: segreti e leggende di un “borgo incantato”

Si conferma l’interesse per il Medioevo nell’Alta Marca Trevigiana considerando il buon numero di persone che hanno partecipato alle due passeggiate storiche nella Collalto medievale che sono state organizzate ieri, domenica 12 luglio 2020, da Sergio Soldan e Giovanni Cenedese, in collaborazione con il Gruppo Festeggiamenti Collalto.

In occasione del classico mercatino dell’antiquariato, ospitato nella frazione di Susegana ogni seconda domenica del mese, ai visitatori degli spazi espositivi e ai turisti è stata offerta la possibilità di conoscere alcuni segreti del nobile casato dei Collalto grazie a una visita guidata gratuita della durata di circa due ore.

Il primo gruppo è partito alle ore 10.30 mentre il secondo gruppo ha iniziato la visita del borgo medievale alle ore 16, partendo dall’antico lavatoio medievale restaurato dagli alpini di Collalto in occasione del recente Cinquantesimo di fondazione.

Ogni visitatore ha fornito i propri dati personali e ha partecipato alla visita guidata indossando la mascherina e rispettando il distanziamento sociale come richiesto dalle misure imposte per il contrasto alla diffusione del Coronavirus.

Ormai da diversi anni Sergio Soldan organizza queste visite guidate, spinto dalla sua grande passione per la storia locale e per i tanti luoghi dell’Alta Marca Trevigiana ricchi di aneddoti e curiosità che spesso non vengono approfonditi a sufficienza.

Durante la visita al borgo medievale, Soldan era vestito da monaco cistercense, indossando un abito confezionato dai volontari dell’Antica Fiera di Santa Lucia di Piave, mentre Giovanni Cenedese, appassionato di storia militare e dei sistemi difensivi dei castelli medievali, era vestito da cavaliere.

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“Tra i nostri obiettivi – ha spiegato Sergio Soldan all’inizio del percorso – c’è anche quello di invogliare i giovani a impegnarsi a divulgare in futuro la nostra storia, trasmettendo loro la grande passione che ci anima quando raccontiamo questi luoghi”.

Queste visite guidate, infatti, vengono proposte anche alle scuole e ai bambini che rimangono affascinati dai racconti delle grandi famiglie protagoniste di tante storie e leggende che fanno parte del patrimonio orale e scritto di quest’area della Provincia di Treviso.

Le mura del castello di Collalto sono state ripulite di recente dalla vegetazione che le infestava, esaltando la bellezza di un sito che merita di essere conosciuto e valorizzato.

Il castello di Collalto è stato edificato intorno al 1110 dal conte Ensedisio I e ha esercitato la sua sfera di influenza sul passo di Falzè e sulla parte orientale del Quartier del Piave assumendo, intorno alla prima metà del XIV secolo, potestà amministrativa sulle “ville” di Collalto, Falzè, Sernaglia, Barbisano e Refrontolo.

Il castello è un’autentica fortezza in grado di resistere ai lunghi assedi come quello perpetrato nel 1378 dagli Ungheri ai quali si unisce Gherardo da Camino, signore di Solighetto.

Nel 1585 il castello subisce una grave distruzione da parte del conte Fulvio Camillo, spinto da vecchi rancori di famiglia ad assalire il maniero e a fare scempio di quanto gli capita sottomano (Fulvio è il figlio del celebre “capitano-poeta” Collaltino, amato dalla poetessa Gaspara Stampa).

Nel 1918 il castello, utilizzato come osservatorio dagli invasori durante il primo conflitto mondiale, è distrutto dalle artiglierie italiane d’oltre Piave.

Significativi i resti del castello che si possono ammirare ancora oggi: oltre ai tratti di mura, infatti, ci sono le diverse porte, il borgo interno, la torre che ora funge da campanile e il massiccio torrione.

Ciò che tiene vivo il borgo di Collalto sono soprattutto le sue leggende come quella di Bianca di Collalto, l’ancella “murata viva” per la gelosia della castellana Chiara da Camino.

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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